di Elisa Guccione
CATANIA – “La prima puntata evento della nuova serie de “Il Commissario Montalbano” è stata superata in termini di ascolto solo dal Festival di Sanremo”. Dichiara con emozione e un pizzico d’orgoglio ai nostri microfoni Aldo Messineo il cuoco della serie tv più amata in tutto il mondo, la cui professionalità culinaria è riconosciuta in oltre sessanta Paesi. Lo incontriamo pochi giorni prima della messa in onda su Rai Uno della puntata, “La piramide di fango”, scoprendo com’è nato il tanto amato ristoratore Enzo. “Da quando ho la fortuna di recitare nella fiction delle fiction mi sento, parafrasando Checco Zalone, come se avessi “il posto fisso” perché mi reputo un eletto”.
Lei è presente nella fiction da sempre ci racconta la sua prima volta sul set?
“Dovevo interpretare un portiere di notte, un personaggio presente solo in un episodio. Ricordo con un po’ di commozione quando mi fecero diventare l’ormai famoso Enzo. Arrivato a Modica sono stato trasformato, tanto che dopo il restyling voluto dal regista nessuno mi ha riconosciuto, perché i miei capelli lunghi e la mia barba sono spariti tanto che neanche Zingaretti sulla scena mi riconobbe subito”.
Il successo della serie tv sui racconti di Camilleri ha in qualche modo trasformato la sua vita …
“Sono rimasto sempre lo stesso, il successo come direbbero quelli navigati (ride) non mi ha assolutamente cambiato. Aldo Messineo è l’amico, il vicino della porta accanto con tutti e odio chi si dà delle arie, soprattutto, se non può permetterselo”.
Cosa le dicono gli amici, i colleghi di lavoro o i semplici passanti che incontra quotidianamente?
“Una mia amica mi ripete sempre: “Tu non comprendi la fortuna che hai avuto nel far parte del cast fisso di Montalbano. Il tuo viso e la tua persona arriva ovunque e, probabilmente, non te ne rendi neanche conto”. Nella vita di tutti i giorni rispetto alla fiction esteticamente sono completamente diverso e spesso è difficile riconoscermi, ma non posso dimenticare cosa accadde un pomeriggio a Londra. Ancora se ci penso rido”.
In che senso?
“Mi trovavo con la mia famiglia ad Hyde Park e quando in situazioni tipicamente turistiche chiesi gentilmente ad una signora di fare una foto di gruppo, non potrò dimenticare cosa esclamò la signora quando le dissi: “I’m from Sicily”. Rispose: “Commissario Montalbano”. E guardandomi meglio: “Tu sei Enzo Fish”. Sono delle belle soddisfazioni”.
Aldo Messineo però non è solo è solo il simpatico ristoratore della serie tv più seguita ed amata in Italia e all’estero, in questo momento oltre alla sua proficua attività come comico nel web sta impazzando un video, “Che ti costa”, sulla sicurezza stradale nato da un suo soggetto. Come nasce questo progetto?
“Che ti costa” è un lavoro diretto da Carlo Tranchida con la fotografia di Salvatore Terranova che punta a sensibilizzare e far riflettere sulle cattive abitudini alla guida. È un video molto cliccato, perché è credibile in quanto racconta in maniera forte cosa accade per una distrazione. Non è solo rivolto ai giovani ma a tutti coloro, indipendentemente dall’età, che pensano a far di tutto quando si mettono in macchina senza pensare che preferiscono anteporre un messaggio su whatsapp rispetto alla loro vita”.
Cosa si aspetta da quest’iniziativa?
“Contribuire in qualche modo alla campagna a favore della sicurezza stradale. L’intero video è stato autoprodotto ed oltre ad utilizzare i canali telematici presto sarà proiettato anche in alcune scuole della città. Concordo con l’approvazione dell’omicidio stradale come legge della nostra Repubblica”.
Elisa Guccione