Io l’ho conosciuto quando ha cominciato a fare la televisione, ai tempi della tv dei ragazzi. Ed era un ragazzo tra i ragazzi, sempre buontempone, allegro, spensierato, amava il prossimo ed era amato appunto per questo. La sua allegria innata non l’ha mai persa diventando adulto, nonostante i successi è stato sempre un ragazzo buono e dolce. Con lui si scacciava la tristezza, gli piaceva stare assieme agli altri sempre allegramente come se presagisse che un giorno avrebbe dovuto soffrire tanto. In tutti questi anni non mi ha mai deluso, aveva questa capacità di essere assolutamente se stesso in ogni occasione.
Fabrizio è nato nel mondo dello spettacolo. veniva da una famiglia legata al cinema. Suo padre era un produttore cinematografico, suo fratello Paolo è direttore d’orchestra, Ha avuto due grandi esperienze sentimentali, la prima con Rita Dalla Chiesa che è durata molti anni e il distacco è stato anche doloroso. Ma si sono lasciati in maniera molto civile, uno ha parlato sempre bene dell’altra e viceversa perché c’era un grande rispetto reciproco. E poi lui si è incamminato verso la maturità ottenendo grandi successi in prima serata, facendo “Scommettiamo che”, Telethon, varietà di tutti i tipi, avendo sempre successi.
Quando veniva nel mio ufficio portava sempre dei regali, spesso pupazzetti, l’ultima volta mi ha portato un telefono con il pupazzo di Pippo, quello di Pippo, Pluto e Paperino, per farci due risate. Non l’ho mai sentito dire un pettegolezzo su qualche suo collega, o di qualche collega nei suoi confronti perché era buono, talmente buono che il pubblico ha percepito la sua bontà d’animo e lo ha amato e adottato come una specie di figlio. Il successo dell’Eredità è stato pazzesco. Si pensava che dopo la conduzione di Carlo Conti, che è stato il primo, sarebbe stato difficile continuare il successo, invece lui lo ha aumentato, perché era legato al gioco come un concorrente tra i concorrenti. Si meravigliava lui per primo quando i concorrenti rispondevano esattamente alle risposte.
Ha sofferto molto, aveva un cancro che si è diffuso in tutto il corpo. Purtroppo è un male inesorabile. Ha sperato fino alla fine di farcela, ha lottato per amore. Si era sposato cinque anni fa con Carlotta, dolcissima e bellissima donna, che gli ha dato una figlia che ora ha cinque anni. Lui era preoccupato di morire giovane e di dover lasciare la sua famiglia. Diceva a tutti che doveva vivere per loro, per la figlia di cinque anni.
Non c’era iniziativa, manifestazione benefica alla quale dicesse di no. Anche per la morte di Ballandi, l’impresario che è morto quindici giorni fa, lui ebbe il coraggio, pur nelle sue condizioni, di andare a Bologna per i funerali, perché voleva essere vicino al prossimo. Era un ragazzo di 60 anni di una bontà eccezionale. Purtroppo la notizia della sua morte non mi ha colto di sorpresa, sapevo cosa stava passando. Le sue condizioni erano disperate, gli amici mi dicevano che stava continuando a registrare le ultime puntate dell’Eredità con molta fatica, facendo molte pause tra un pezzo e l’altro perché non ce la faceva. Ma lui insisteva, era costretto a portare anche una parrucca.
Ora la Rai è in lutto, tutto il mondo dello spettacolo è in lutto. L’Eredità sarà sospesa, dormirà con Fabrizio, non è vero che lo spettacolo deve andare sempre avanti, è una frase fatta che non accetto. Anche quando è morto mio padre mi dicevano che lo spettacolo doveva andare avanti, ma io l’ho sospeso. Non si deve fare spettacolo con il lutto nel cuore.
Fonte La Sicilia