In Sicilia sono 345 le domande presentate a Invitalia per “Resto al Sud”, l’incentivo dedicato ai giovani aspiranti imprenditori del Mezzogiorno, partito il 15 gennaio scorso. Di queste 49 sono state già approvate e prevedono 3,1 milioni di euro di investimenti e la creazione di 194 nuovi posti di lavoro sul territorio regionale.
Il punto è stato fatto oggi a Catania, durante la prima tappa del roadshow organizzato da Invitalia e Anci per la presentazione della misura nelle regioni del Sud Italia, a cui hanno partecipato Enzo Bianco, sindaco di Catania e presidente del Consiglio nazionale dell’associazione, e Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia. “Considero molto importante che l’iniziativa ‘Resto al Sud’parta proprio da Catania, città con un vivace spirito imprenditoriale, in cui i giovani rappresentano energia allo stato puro” ha detto Bianco.
“Il Mezzogiorno da tre anni è tornato a crescere, in alcuni casi con ritmi superiori anche alle regioni del Centro-Nord – ha aggiunto Arcuri -. ‘Resto al Sud’è la risposta del governo alla domanda di occupazione che continua a essere molto forte soprattutto da parte dei giovani. Il nostro obiettivo è incrementare questa la domanda e dare una risposta concreta a chi intende partecipare al processo di crescita del Sud, inventandosi un lavoro invece di cercarlo. Fino ad ora abbiamo ricevuto 345 domande da tutta la Regione – aggiunge -, circa il 16 per cento del totale”.
Il programma ‘Resto al Sud’offre sostegno ai giovani under 36 per avviare attività imprenditoriali di produzione di beni, fornitura di servizi e turismo sul territorio delle otto regioni del Mezzogiorno, tra cui la Sicilia, con una dotazione finanziaria complessiva di 1.250 milioni di euro.
In particolare, delle 49 domande già approvate in Sicilia, sono 13 i progetti che verranno realizzati in provincia di Catania. Tra questi ci sono quello di Federica Novella, 23 anni, che a Mineo aprirà un laboratorio in stampa 3D e videomapping (una tecnica usata per proiettare effetti grafici su superfici reali), e quello di Giuseppe Rizzo, 33 anni, che con la moglie aprirà nel centro di Catania una trattoria-bottega artigianale per vendere prodotti gastronomici di produzione propria.