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Piccolo Teatro, La vita che mi diedi e una giornata con Luigi Pirandello

Piccolo Teatro, La vita che mi diedi e una giornata con Luigi Pirandello

23.06.2016.

di Elisa Guccione

Foto Dino Stornello

CATANIA – Dopo il successo del primo debutto estivo al Castello Ursino per il Festival “I Art” diretto da Giovanni Anfuso e promosso dal Comune di Catania, prosa e musica s’incontrano, sul palco del Piccolo Teatro per un nuovo viaggio tra le pieghe dell’anima di Luigi Pirandello.dsc_7025-1 (2)

La pièce “La vita che mi diedi”, diretta da Turi Giordano, con le scene e i costumi di Riccardo Cappello e le musiche di Alberto Alibrandi, racconta attraverso la viva voce dei protagonisti delle novelle dell’autore agrigentino non solo i sapori, gli umori e i pregiudizi della campagna girgentana ma focalizza l’attenzione sul dolore straziante della grande guerra che allontana l’adorato figlio Stefano dalle cure del padre.

Protagonista indiscusso e padrone della scena Francesco Foti, il quale è riuscito anche stavolta a  realizzare un ritratto delicato e veritiero di Luigi Pirandello, autore e regista di se stesso sul palco come nella vita. Ironico e sarcastico quando dialoga con i tanti personaggi che accompagnati dalla servetta Fantasia, Raffaella Bella, pretendono di diventare i protagonisti di un romanzo o almeno di una novella e drammaticamente sincero quando riceve la notizia da parte del figlio di arruolarsi volontario al fronte.

Intensa anche l’interpretazione di Emanuela Muni, che dando vita a più ruoli è riuscita a regalare un crescendo di emozioni arrivando diritta al cuore della gente.

Vincente l’idea del regista di analizzare la produzione novellistica di Pirandello, superando anche la difficoltà del linguaggio dei testi, riuscendo ad avvicinare anche i più giovani al complicato ragionamento pirandelliano, creando un collage delle domeniche dello studioso in cui, proprio nell’atto creativo, dà udienza ai suoi personaggi.

L’ottimo affiatamento dell’intero cast, composto da  Davide Sbrogiò, Eleonora Sicurella, Raffaella Bella e i musici Samyr Guarrera e Giovanni Valastro, ha fatto in modo che si creasse una particolare e positiva sinergia tra attori e spettatori sin dalla prima battuta.

Elisa Guccione

nowinsicily.com/2016/05/18/la-vita-che-mi-diedi/

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