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Con l’obbligatorietà migliora la copertura vaccinale, ma la Sicilia resta sotto soglia

Con l’obbligatorietà migliora la copertura vaccinale, ma la Sicilia resta sotto soglia

25.04.2018.

Migliora in tutta Italia la copertura vaccinale, sia per i vaccini obbligatori come la polio e il morbillo che per quelli non obbligatori come quello contro il meningococco. La maggior parte delle regioni italiane, 11 su 21, raggiunge l’obiettivo di immunizzare almeno il 95% dei nuovi nati con il vaccino esavalente. Ma la copertura a livello azionale è leggermente sotto questa soglia, pari al 94,5%: a trainare verso il basso sono aree tradizionalmente “scettiche” come Bolzano, ma anche Friuli Venezia Giulia e Sicilia che si ferma al 91%.

Emerge dai dati 2017 presentati oggi dal ministero della Salute e che mostrano l’impatto dell’introduzione dell’obbligo vaccinale, dati «estremamente positivi» secondo il Ministero della Salute.

Accolto da plausi e contestazioni, il decreto approvato a luglio 2017 ha aumentato il numero delle vaccinazioni obbligatorie da 4 a 10, portando così le coperture, secondo i dati aggiornati a dicembre 2017, a «un sensibile aumento per tutti i vaccini».

Per quanto riguarda il morbillo, le vaccinazioni sono cresciute di ben il 4,4% in tutta Italia ma solo una regione, il Lazio, supera il 95% di bimbi immunizzati, ovvero la soglia, raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per  limitare la circolazione di queste malattie e proteggere anche chi il vaccino non può farlo per motivi di salute o di età.  Anche la copertura vaccinale contro la polio aumenta del +1,21% rispetto al 2016, ma la metà delle regioni resta sotto la soglia
di sicurezza del 95% di immunizzati.

Come conseguenza delle inadeguate coperture vaccinali nei confronti del morbillo, nel corso del 2017 il nostro Paese è stato interessato da una estesa epidemia di questa malattia esantematica, che ha causato quasi 5.000 casi, di cui oltre 300 tra operatori sanitari, con 4 decessi e un vero e propria caso Catania.ù

E’ stato questo uno dei motivi che hanno portato all’introduzione del decreto vaccini, che ha esteso l’obbligo dai 4 precedentemente previsti a 10.

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