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“Buonanotte mamma” e l’incapacità di vivere

“Buonanotte mamma” e l’incapacità di vivere

07.05.2018.

di Elisa Guccione 

Ph Dino Stornello

CATANIA- Una madre e una figlia, interpretate con delicata passione da Alessandra Cacialli e Maria Rita Sgarlato, con un rapporto difficile da gestire grande quanto il loro indissolubile legame. Una casa ordinata e pulita come apparentemente è la vita che conducono. Una tranquillità squarciata dalle parole che arrivano come pugni allo stomaco, capaci di bloccare l’attenzione dello spettatore in modo da immedesimarsi totalmente nella coinvolgente storia della pièce “Buonanotte mamma” del premio pulitzer Marsha Norman, messa in scena questo fine settimana al Piccolo Teatro per la sapiente regia di Romano Bernardi.31956133_10216679852773234_7457400378024263680_n

Un atto unico ricco di emozione e pathos in cui il destino di due donne dalla vita banale si incontra e scontra per raccontare una straordinaria pagina teatrale.  La decisione della figlia, una quarantenne sfiorita da un matrimonio fallito, crisi epilettiche con cui convivere e un figlio problematico, di farla finita con questa vita ogni giorno più pesante annunciata alla madre con una razionalità agghiacciante scatena una esasperata lotta tra le due donne dove è difficile trattenere le lacrime.

La madre lotta fino all’ultimo nel tentare di dissuadere la figlia dal suo gesto mettendo a nudo la sua esistenza di mamma e moglie anche dove forse era meglio tacere.31948828_10216676443448003_4780384628642938880_n Reale fino allo sfinimento l’interpretazione di Alessandra Cacialli che dona al suo personaggio la drammatica disperazione di una madre impotente che cerca di salvare la figlia da quel suicidio raccontato con una freddezza da far rabbrividire. L’apice del dolore arriva quando la figlia sempre più convinta scaraventa la madre sul divano chiudendo quella porta che la separerà per sempre da lei e dalla vita per finalmente raggiungere quella pace che non ha mai avuto uccidendosi con la pistola del padre. Uno sparo squarcia il teatro mentre il pianto e la disperazione della madre vengono soffocati da applausi scroscianti di una platea che non ha potuto far altro che inchinarsi alla bravura delle due attrici.

Elisa Guccione

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