di Elisa Guccione
Foto Servizio di Vincenzo Musumeci
CATANIA- La passione e il peccato di due amanti clandestini, che in vita dovettero nascondere il loro amore, vengono riportati alla luce dagli studiosi Sarah ed Enzo Zappulla nel volume “Federico De Roberto – Ernesta Valle Si dubita sempre delle cose più belle.
Parole d’amore e di letteratura”, edito da Bompiani.
Nell’imponente cornice della monumentale Chiesa di San Nicolò l’Arena, accompagnato dalla melodia dell’organo di Donato del Piano suonato dal M° Diego Cannizzaro, Leo Gullotta dà voce all’intricato intreccio amoroso, raccolto in un interessante carteggio che si snoda dal 31 maggio 1897 al 18 novembre 1903. I passi più importanti del tormentato amore ricco di spasimi, carezze, baci e vibranti accensioni sensuali nonostante la lontananza fisica prendono vita grazie alla magistrale voce dell’attore catanese, che con la sua interpretazione ha saputo scavare tra le pieghe dell’anima dei due innamorati.
L’intensa presentazione letteraria, patrocinata dal Comune di Catania, dal Dipartimento di Scienze Umanistiche e dalla Soprintendenza dei Beni Culturali di Catania, ha visto riassumere un corpus di oltre duemila pagine con un corredo iconografico di ben ottanta foto esposte, in piccola parte, lungo le navate della Basilica di piazza Dante. L’amore dei due protagonisti ritorna di nuovo a vivere attraverso le loro emozionanti lettere facendo conoscere al numeroso pubblico presente non solo un aspetto diverso dell’austero autore dei Vicerè legato alla trentaduenne signora dell’alta borghesia milanese sposata con figli, ma permette di approfondire anche uno spaccato sociale, culturale e mondano tra Catania e Milano alla fine dell’Ottocento e i primi del Novecento.
Elisa Guccione
Foto servizio di Vincenzo Musumeci