Catania – Via Asiago fa parte di quelle strade che, da decenni, costituiscono uno di quei cosiddetti “salotti buoni” della città. A due passi dal lungomare, dalla stazione e a poca distanza dal centro storico, fa parte di quelle vie densamente trafficate e che si ramificano prendendo origine da piazza Europa, luogo di raduno domenicale di famiglie, a caccia di svago, di un gelato e di sapori antichi, ormai dispersi nel tempo.
Queste aree sono state per tanto tempo un punto d’attrazione per cittadini, oggi si tratta di luoghi che costituiscono l’importante punto di riferimento di studi professionali (legali, commerciali, medici, di consulenza), uffici, posta, banche, attività commerciali. In particolar modo nel settore gastronomico e della distribuzione alimentare, anche di nuova costituzione che, soprattutto dal lunedì al venerdì, svolgono attività con discreto successo, considerata proprio la presenza dei parecchi luoghi di lavoro (tra i quali l’avvocatura di stato). Un’area densamente popolata quindi, ma che, dall’avvio della differenziata, è divenuta un luogo che, spesso, risulta essere troppo sporco e che, nei casi in cui la raccolta dell’indifferenziata non funzioni regolarmente, diviene “puzzolente”. La mancanza di cassonetti, ma anche di semplici cestini per la raccolta di rifiuti (eliminati per evitare la tentazione di gettare interi pacchi o buste di immondizia), fa sì che le strade della zona si sporchino con maggiore facilità, attraverso il classico lancio di cicche di sigarette o di tovaglioli, di bustine di snack, lattine e quant’altro.
Senza tralasciare l’effetto che vento e pioggia hanno sui sacchetti lasciati regolarmente dinnanzi ai grossi palazzi del circondario, in attesa della raccolta. Ma, da qualche giorno, il protagonista imprevisto ed immeritato di via Asiago è… un water che, posizionato nei pressi di un condominio da lunedì scorso, è stato e viene spostato dalla panchina, all’area di parcheggio auto, divenendo il punto di attrazione e riscuotendo suc… cesso fra gli automobilisti in coda al semaforo e goliardici passanti, che ne fanno oggetto di foto. Nessuno, neppure lo storico portiere di due dei palazzi via Asiago, Enrico, sa chi abbia potuto posizionare il “trono da bagno” prima sul marciapiede e poi in strada, ma chiunque attraversi via Asiago non può fare a meno di notare l’ingombrante presenza del “sanitario”. E, soprattutto, chiunque abiti o transiti quotidianamente da quelle parti nota che, dopo parecchi giorni dalla sua scorretta collocazione da parte di chi avrebbe dovuto provvedere al regolare smaltimento, nessuno abbia provveduto allo smaltimento del rifiuto. E tra un selfie e una battuta, un post su facebook e sguardi sdegnati, tra uno spostamento di pochi metri e un altro, il water comincia a perdere pericolosamente pezzi. Ma sempre in strada.
fonte www.lasicilia.it