ROMA – Nato da un progetto di aiuto ai migranti, ma punto di riferimento per tutta la popolazione, “autoctona” e non. Sarà presentato sabato a Catania il Red Point for Health Assistance dell’associazione Terra Amica, un centro socio-sanitario che permetterà la diagnosi precoce e l’accesso alle cure per Hiv ed epatiti.
Oltre alle prestazioni sanitarie, il «Red Point», realizzato dall’associazione in collaborazione con EpaC grazie al contributo incondizionato ottenuto al Community Award Program, bando di concorso promosso in Italia dalla società biofarmaceutica Gilead Sciences, prevede un’assistenza agli utenti in ogni aspetto della malattia, dall’accompagnamento alle cure all’assistenza psicologica. «Il Red Point è il culmine di un progetto iniziato cinque anni fa – spiega il presidente di Terra Amica Mario Raspagliesi -. Volevamo fare prevenzione di Hiv e epatiticon un sistema nuovo, invece di usare campagne pubblicitarie o materiale diretto a tutti abbiamo pensato di formare dei mediatori specializzati nell’area sanitaria, che si sono dedicati a una popolazione fragile come quella dei migranti. Ne abbiamo formati 77, e abbiamo raggiunto 812 persone, alcune delle quali a loro volta hanno sensibilizzato altri soggetti fragili».
Dall’esperienza con i migranti, sia già “stanziali” in Italia che appena arrivati, spiega Raspagliesi, è stato possibile ottenere informazioni e metodi utili per tutti. «Siamo partiti da un target mirato, e oggi possiamo allargarlo proprio grazie a quest’esperienza. Oggi lavoriamo anche con le scuole, e ovviamente il ‘Red Point’ è aperto a tutti coloro che hanno bisogno di assistenza».