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Al Piccolo in scena Alice nel Paese delle meraviglie

Al Piccolo in scena Alice nel Paese delle meraviglie

22.12.2018.

In un “pomeriggio dorato”, Alice Liddell durante una gita con il reverendo Dodgson, il papà e la sua istitutrice Miss Prickett, si addormenta sul prato, “partendo” per il suo fantasmagorico viaggio nel Paese delle Meraviglie. La scena iniziale della fiaba di “Alice nel Paese delle meraviglie” di Lewis Carroll, resa celebre anche dalla versione cinematografica di Walt Disney, è nei ricordi di grandi e piccini. A questo grande classico dell’infanzia  è dedicato il secondo appuntamento della Stagione Ragazzi del Teatro della CittàCentro di Produzione Teatrale che va in scena domenica 30 dicembre (ore 17.30) al Piccolo Teatro della Città (via Ciccaglione, 29 – Catania).
Prodotta dall’Associazione Città Teatro, la fiaba Alice nel Paese delle Meraviglie viene proposta nella versione musicale di Domenico Carboni, per la regia di Gianni Salvo e vanta le musiche di Pietro Cavalieri. Le scene e i costumi sono di Oriana Sessa, luci e fonica di Simone Raimondo. A interpretare Alice è Evelyn Famà, al suo fianco Maria Rita Sgarlato (nei ruoli della Regina di Cuori, della Lepre Marzolina, del Brucallifo), Giuseppe Carbone (Reverendo Dodgson, il Tre di Picche, l’Arbitro Boia, Jack la Lucertola, lo Stragatto,  il Topo), Nicola Alberto Orofino (Mister Liddel, il Bianconiglio, il Cappellaio Matto, il Re di Cuori).
La prima edizione di Alice nel paese delle meraviglie apparve nel 1865 e fu seguita nel 1870 da Attraverso lo specchio e quello che Alice trovò. I due libri ottennero un successo enorme ed ebbero numerosissime traduzioni in tutto il mondo. Inoltre, il capolavoro di Lewis Carroll ebbe varie trasposizioni cinematografiche, fra le quali la notissima versione in cartone animato della Disney (1951). «Nella traduzione italiana del testo – dice l’autore della fiaba musicale – si sono cimentati numerosi autori. I giochi di parole, le figure retoriche, i proverbi citati e i continui riferimenti alla cultura inglese sono stati “adattati” nei modi più diversi e fantasiosi. Nella mia versione teatrale, oltre ai problemi linguistici di cui sopra, è stato necessario, non disponendo di “effetti speciali” come il cinema, risolvere anche problemi tecnici quali per esempio le varie “dimensioni” che Alice assume».

«Si tratta – conclude Carboni – di una commedia musicale, ricca di canzoni che sottolineano i momenti salienti e di gag che possono far presa sugli spettatori più piccoli, restando sempre nel clima e nello spirito di Lewis Carroll. Inoltre, per non rendere eccessiva la durata della commedia è stata operata una scelta degli episodi, intercalandone anche qualcuno preso da Alice allo specchio, tutti però ben concatenati tra loro».

Prossimi appuntamenti della rassegna per ragazzi al Piccolo Teatro della città, sono: Il principe ranocchio dai Fratelli Grimm, di Domenico Carboni, diretta da Gianni Salvo (20 gennaio); I tre moschettieri – Storie di bulli, d’eroi e d’amicizia, da Alexandre Dumas, di Oriana Cardaci, regia di Cinzia Maccagnano  (3 febbraio), Tirititùf  di Luigi Capuana, regia di Ezio Donato (3 marzo), La tartaruga e la lepre malandrina, originale fiaba della scrittrice Lina Maria Ugolini, da Esopo, con la regia di Gianni Salvo (7 aprile).

 

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