CATANIA – L’Etna chiama, lo Stromboli risponde. Ancora una volta, come tante altre nel passato, i due giganti di fuoco siciliani eruttano in coro, confermando l collegamento tra i due vulcani siciliani, come dichiarato dal vulcanologo catanese Salvatore Caffo. Questo pomeriggio, il vulcano attivo nel cuore dell’arcipelago eoliano ha dato vita, dai crateri sommitali, a sequenze di esplosioni con lancio di lapilli. Il risveglio dello Stromboli arriva a all’indomani di quello dell’Etna che da ieri erutta con esplosioni di energia moderata, lancio di brandelli di lava incandescente, lapilli e cenere da base meridionale del Nuovo Cratere di Sud-Est. Un Natale scoppiettante per la Sicilia con due dei suoi vulcani che hanno deciso di riaccendersi insieme.
A Stromboli il Dipartimento della Protezione Civile ha disposto il passaggio di livello di allerta da «verde», che corrisponde all’attività ordinaria, al livello «giallo» e la conseguente attivazione della fase operativa di «attenzione» secondo quanto previsto dal piano nazionale di emergenza per l’isola di Stromboli.
«La valutazione – sottolinea una nota della Protezione civile – è basata sulle segnalazioni delle fenomenologie e sulle valutazioni di pericolosità rese disponibili dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e il Dipartimento Scienza della Terra dell’Università di Firenze. L’innalzamento del livello determina il potenziamento del sistema di monitoraggio del vulcano e l’attivazione di un raccordo informativo costante tra la comunità scientifica e le altre componenti e strutture operative».