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I pupi dei Napoli conquistano il pubblico di ogni età con l’avvincente storia di Uzeta, paladino di Catania

I pupi dei Napoli conquistano il pubblico di ogni età con l’avvincente storia di Uzeta, paladino di Catania

30.12.2018.

di Elisa Guccione 

CATANIA – La storia dell’impavido Uzeta, rappresentata dalla famiglia Napoli sul palco del Teatro Machiavelli in collaborazione con la Fondazione Lamberto Puggelli, l’Associazione Ingresso Libero e l’Università di Catania, racconta le vicende di un eroe popolare della nostra città che riesce grazie a delle avventure straordinarie ad acquisire prestigio ed importanza.MARIONETAS 1_X600

Il ritmo incalzante della rappresentazione elaborata da Alessandro e Fiorenzo Napoli secondo gli antichi canovacci di tradizione rapisce, dall’inizio alla fine della messa in scena, i tanti presenti che assistono coinvolti alle avventure di un semplice palafreniere, figlio di un povero tessitore di via Naumachia, storia escogitata all’inizio del XX secolo dal puparo Raffaele Trombetta, che bacia da svenuta l’altezzosa principessa Galatea e successivamente viene esiliato.

Avvincenti i momenti in cui il giovane uomo dopo numerosi trionfi come aver salvato prima Catania dagli Algerini, Roma dai Berberi, Vienna dai Tartari, diventerà principe del Simeto, Capitano Romano, Gonfaloniere della Chiesa, Arciduca di Vienna e Cavaliere della Legion d’Onore si renderà degno della nobile Galatea, la quale comprenderà dopo la grandiosa sfida a duello a morte con Lupo Selvaggio e il ritorno di Uzeta travestito a Catania che la nobiltà d’animo non risiede nella nascita ma nella virtù interiore.napoli

L’intero allestimento scenico consente con grinta e determinazione, grazie alla storia di quest’uomo dalle umili origini, di trasmettere alle nuove generazioni un insegnamento immortale come l’uguaglianza tra gli uomini abbattendo i tanti pregiudizi sociali ed economici. Anche stavolta i Napoli, maestri pupari catanesi giunti alla quinta generazione, riescono a soddisfare un pubblico moderno esaltando, senza mai esagerare, i valori tradizionali dell’Opra dei pupi conquistando non solo i cultori o gli appassionati di storia patria ma anche chi è abituato alla velocità dei tempi cinematografici.

Elisa Guccione

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