C’è, come previsto, la dedica ai 90 anni di storia della Rossa di Maranello nel nome della prima monoposto Ferrari della presidenza John Elkann. La SF90 è stata svelata alla presenza del presidente, dell’ad Louis Camilleri, del nuovo team principal Mattia Binotto, oltre che dei piloti Sebastian Vettel e Charles Leclerc e di Piero Ferrari, figlio del Drake e vicepresidente. Tinta rossa meno accesa, inserti neri e linee semplici, specialmente nell’ala anteriore per assecondare le nuove norme regolamentari sull’aerodinamica. Sono queste due caratteristiche subito evidenti della SF90. L’auto debutterà in pista lunedì, nei test di Barcellona e poi in campionato il 17 marzo a Melbourne, per rompere il digiuno iridato che va avanti dal 2007.
«Non ho la tuta e non posso mettermi nell’abitacolo. Ma non vedo l’ora di salire sull’auto e partire, ogni volta è un’emozione incredibile». Sono le prime sensazioni di Sebastian Vettel, di fronte alla nuova Ferrari SF90 svelata a Maranello. «Come squadra siamo sulla strada giusta, speriamo di continuare a migliorare», ha aggiunto il pilota tedesco.
«Essere Ferrari è qualcosa di speciale, l’orgoglio di una squadra che riesce a unire un intero Paese, che rappresenta il meglio dell’Italia per la sua voglia di inventiva, di innovazione, di intraprendenza, e per il cuore che è rosso Ferrari». Sono le parole del presidente della Ferrari, John Elkann, in occasione della presentazione della monoposto per la stagione 2019 avvenuta a Maranello. Per festeggiare i 90 anni della Scuderia la “rossa” è stata chiamata SF90.
«E’ importante che i nostri tifosi ci siano vicini e ci sostengano. Per noi inizia un’importante stagione e un’importante decennio che ci porta ai nostri 100 anni. Abbiamo bisogno di vincere tutti insieme», ha concluso Elkann.