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Beppe Grillo e quell’Insonnia per analizzare il mondo

Beppe Grillo e quell’Insonnia per analizzare il mondo

26.02.2019.

di Elisa Guccione 

CATANIA- L’atteso spettacolo “Insomnia. (ora dormo)” scritto, diretto e pensato da Beppe Grillo arriva al Metropolitan conquistando l’intera gremita platea che si fa trascinare dall’intelligente satira politica del comico genovese garante del M5S.52935397_10158555828914129_4184558195219365888_n

La scena è essenziale. Il sipario si alza e al centro del palcoscenico una brandina con Grillo sdraiato con una mascherina che gli copre gli occhi nella speranza di poter trovare quel sonno che non gli permetta di pensare ed interrogarsi anche su quello che potrebbe sembrare ovvio ma non lo è trovando, quando è possibile, risposte azzardate che lo hanno portato a diventare il chiacchierato ed istrionico personaggio che tutti conosciamo.

L’intero spettacolo dal ritmo incandescente è incentrato sulla politica e sulla condizione degli italiani, primi in tutto che non riescono però a sopravvivere neanche con tre lavori, accantonando il loro sapere e le loro qualità intellettive, senza che lo Stato pensi ai bisogni di primaria necessità.

Dissesto economico da quello catanese a quello mondiale, Lega, Pd, razzisti, M5S, reddito di cittadinanza ma anche l’estrazione popolare del “quartieraccio” di Genova che l’ha visto crescere ignaro accanto al serial killer Donato Bilancia o ricordi legati al padre sono gli argomenti principali dello show firmato Beppe Grillo, che stuzzica e diverte senza sosta come quando fa consegnare dalle hostess di sala alle prime file dei mandarini da tirargli addosso come sfogo se lo spettacolo non è stato di gradimento o semplicemente contro quella classe dirigente che odiamo ma alla fine consapevolmente rivotiamo.

Dialoga, scherza, si getta letteralmente dal palco e cammina tra i corridoi della platea stimolando i tanti presenti con domande e battute pungenti, sottolineando che senza amore si può vivere ma non senza ironia, perché sarebbe come essere già morti.

Ricorda il suo primo ed unico incontro con Salvini all’aeroporto prima di prendere un volo: “Mi ha avvicinato chiedendomi se era possibile fare un saluto alla sua mamma mia fan da sempre, alla quale ho detto come mai non ho preso la pillola?”.

Fiumi di applausi abbracciano l’istrionico Grillo che, a 71 anni dopo oltre 40 trascorsi a combattere l’insonnia, sceglie la via dell’autenticità e della schiettezza accompagnando lo spettatore in un viaggio intimo e sincero nella vita di un uomo comune che riflette sul quotidiano analizzando la società nella speranza di un ritorno a un sistema più percettivo, primordiale e istintivo.

Lo spettacolo è coinvolgente, ma non poteva essere altrimenti, perché da sempre attore, comico, personaggio e uomo politico dal piglio estremamente creativo non si poteva rimanere delusi neanche quando tra il pubblico arriva la domanda sul voto on line dei pentastellati e sulla piattaforma Rousseau intesa come un esempio principe su come poter sfruttare al meglio il diritto di democrazia.

Elisa Guccione

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