Articoli e Lavori

News e Progetti
“Soyuz 10”, il pop di un altro pianeta di Mario Venuti

“Soyuz 10”, il pop di un altro pianeta di Mario Venuti

31.05.2019.

Esce venerdì 31 maggio, “Soyuz 10” il nuovo album di Mario Venuti. Giunto al suo decimo album da solista, Venuti lancia il suo missile pieno di canzoni e rinverdisce i fasti di una scrittura pop sapiente, varia ed elegante alla quale è sempre rimasto fedele in 37 anni di carriera. L’album vede rinnovata l’alleanza produttiva fra lo stesso Venuti, col marchio Microclima, e la Puntoeacapo di Nuccio di La Ferlita, che ne cura anche il management, con distribuzione Sony. Leggerezza ma con impegno, in 12 canzoni per tre quarti d’ora di pop d’autore che per vede per la prima volta Pierpaolo Latina co-produttore artistico insieme con lo stesso Venuti. L’amico di sempre Pippo Rinaldi Kaballà è co-autore di quasi tutti i testi, tranne il singolo “il pubblico sei tu” che vede come terzo autore Luca Chiaravalli, che ne forma la produzione, l’autore e produttore artefice del succesos di Francesco Gabbani di due anni fa. A proposito di amici, l’album è stato registrato per gran parte all’Mcn Studio 17 di Lello Analfino a Villagrazia di Carini.

La bizzarria del titolo dalle sue parole: «Volevo andare oltre l’automatismo per cui si sceglie un titolo di una canzone o si estrapola una frase dai testi, per dare il titolo ad un album – afferma Venuti – mi sono fatto ispirare da una specie di visione avuta durante le session vocali. Per registrare la voce, tra varie opzioni, abbiamo scelto un microfono Soyuz (sì, si chiama proprio così!) che ben si prestava al mio timbro. Ho immaginato che quel microfono fosse il razzo che lancia nell’universo la mia voce, vero un altro pianeta che alla fine ci salverà. Ho lasciato che questa immagine cullasse la mia immaginazione e accompagnasse l’esaltazione indotta dal canto, che, come un mantra, a volte è capace di trasportarti in altre dimensioni. Il 10 l’ho utilizzato perché è il mio decimo album da solista. La parola Soyuz, poi, in russo vuol dire incontro, e siccome queste, per gran parte, sono canzoni d’amore, mi sembrava che il tema dell’incontro, del relazionarsi fra persone fosse comunque inerente».

Nel disco hanno suonato: Mario Venuti voce, pianoforte, chitarre acustiche, chitarra elettrica, tastiere; Luca Galeano chitarre elettrica; Donato Emma batteria; Antonio Moscato basso; Pierpaolo Latina pianoforte, tastiere, chitarre elettriche, cori; Filippo Fifuz Alessi percussioni; Dario Greco e Teresa Raneri cori; Silvio Barbara tromba e flicorno; Giampiero Risico sax alto, clarinetto; Francesco Marchese sax tenore; Calogero Ottaviano trombone; Michele Mazzotta sax baritono in “Il mondo coi tuoi occhi”; Gli Archi Ensemble in “Silenzio al silenzio”, “il tempo di una canzone”, “Siamo fatti così” e “Nostalgia del futuro” (primi violini Domenico Marco, Salvatore Tuzzolino, Ivana Sparacio, Alessandra Fenech, Francesca Gabriella Iusi, Nastassia Borys; secondi violini Maurizio Rocca, Sergio Guadagno, Giulio Menichelli, Giuseppe Di Chiara; viole Vincenzo Schembri, Giuseppe Brunetto, Francesco Montalto; violoncelli Giorgio Gasbarro, Francesco Pusateri, Enrico Corli).

S H A R E: