di Elisa Guccione
Sessant’anni di carriera, sessant’anni d’amore ampiamente corrisposto per quel pubblico che non l’ha mai tradito, oltre mezzo secolo di cui la maggior parte sono stati vissuti in Rai tra trionfi e applausi Pippo Baudo, il nostro “Super Pippo”, da quel di Militello dopo una laurea in giurisprudenza per accontentare la famiglia ed essere libero di realizzare il suo sogno, prima tenta la strada come attore al fianco dell’amico di sempre Tuccio Musumeci e poi come presentatore diventando “il presentatore” per eccellenza, colui che ha saputo raccontare l’Italia e la sua storia attraverso quella scatola magica fatta di luci e sogni.
Mamma Rai lo festeggia con una “serata d’onore”, come quelle che lui presentava alla fine degli anni ottanta, uno speciale show in grande stile: “Buon compleanno Pippo”, per omaggiare i sessant’anni di carriera e gli ottantatré di età. Ad “onorarlo” sul palco tanti ospiti: Al Bano e Romina Power, Lorella Cuccarini, Gigi D’Alessio, Ficarra e Picone, Fiorello, Giorgia, Michelle Hunziker, Jovanotti, Massimo Lopez e Tullio Solenghi, Giancarlo Magalli, Laura Pausini e Anna Tatangelo che nel loro percorso artistico hanno incontrato l’indiscussa eleganza e l’inconfondibile stile di Pippo Baudo, ultimo baluardo di una televisione non urlata e di classe.
Tutti, nessuno escluso, abbiamo un ricordo legato a Pippo e/o alle sue trasmissioni che hanno accompagnato la storia della nostra vita, perché Baudo ha fatto di tutto sempre con bravura e quel naturale e sano esibizionismo che l’ha sempre contraddistinto.
Pippo Baudo è il Festival di Sanremo, Domenica In, Fantastico, Canzonissima e Novecento ma è anche un raffinato ed acuto talent scout, un vero business man di spettacoli predestinati al successo. Il Pippo nazionale è innegabilmente famiglia, serate trascorse a casa dei nonni e sabato sera a scommettere chi avrebbe vinto all’Ariston il festival della musica italiana.
Un uomo ironico e divertente, inventore della cultura pop capace di coniugare tradizione e innovazione con l’intelligenza di saper parlare ad un pubblico eterogeneo dalla gente del popolo agli intellettuali, perché Pippo è uno di noi.
Elisa Guccione