di Elisa Guccione
TAORMINA– Dall’età di sedici anni si esibisce sul palcoscenico, gli applausi sono il suo ossigeno ed è riuscita a far diventare la sua passione per la lirica un lavoro reale e tangibile. Sabrina Messina non ancora trentenne ma con un bagaglio culturale e professionale degno di rispetto riesce a conquistare critica e pubblico. Impegnata nelle prove dell’imminente debutto al Teatro greco di Taormina in Cavalleria Rusticana, in scena dal 2 agosto, nell’ambito della rassegna Taormina Opera Stars, la incontriamo durante una pausa prima di risalire sul palco.
Come si prepara ad affrontare il personaggio di Lola nel dramma di Verga diretta dal regista Lino Privitera?
“Ritornare sul palco del Teatro Greco è già una grande emozione. In questi anni ho avuto la possibilità di migliorare la mia tecnica e perfezionare la mia voce. È fondamentale conoscere il personaggio a cui ci si appresta a dare vita in modo da diventare una cosa sola. Non nego che sono una perfezionista e quando devo interpretare un ruolo studio giorno e notte, senza sosta, per non deludere le mie aspettative e, soprattutto, chi mi ascolta”.
Sono stati scritti per la sua voce due inediti: “L’Amuri” e “Persuasione” dal M° Francesco Sicari. Ci racconta com’è avvenuto quest’incontro e qualche segreto delle registrazioni?
“Questa collaborazione è nata in maniera quasi casuale. Ci siamo trovati subito in sintonia. Ho scoperto che il M° Sicari mi aveva ascoltata già altre volte ed era attratto dalla mia voce, così una sera discutendo ha preso vita questo progetto. “L’Amuri” è stato eseguito insieme all’attrice Rossella Strano, mentre “Persuasione” presenta una chiave lirica proiettata verso il pop dal carattere passionale e struggente. Sono delle belle esperienze che spero di poter ripetere”.
Non è solo mezzosoprano, ma anche insegnante presso la Mags Academy. Oltre alla tecnica vocale cosa cerca di trasmettere ai suoli allievi?
“È molto importante riuscire a trasferire il mio grande amore e la mia passione per il canto ai miei ragazzi. Insegnare non è facile ma è molto molto appagante, perché vedere la gioia e l’entusiasmo di chi si avvicina a questo mondo ricorda me all’inizio e mi fa stare bene”.
Lei è una donna super attiva ma come concilia la famiglia, la figlia e la carriera?
“Non è semplice. L’amore per la mia famiglia e per la mia bellissima bimba Aida mi danno una forza incredibile e mi spingono sempre a dare il massimo. Cerco di sdoppiarmi come meglio posso, senza mai trascurare nulla soprattutto i miei affetti”.
C’è qualcuno che deve ringraziare per aver dato vita ai suoi sogni?
“Nessuno mi ha aiutato nella mia carriera. Posso dire apertamente che non ho avuto mai una sola raccomandazione. E ne sono fiera. Nel mio cammino ho incontrato dei professionisti che hanno creduto e scommesso sul mio talento. Devo dire grazie ai miei genitori e al mio compagno, perché senza il loro sostegno non ce l’avrei fatta”.
La strada verso il successo non è mai facile. Quali difficoltà ha incontrato?
“Il mondo dello spettacolo e della lirica, in particolare, a volte, ti fanno perdere la voglia di andare avanti. Ci sono persone e situazioni che è meglio non ricordare. È un mondo sempre meno meritocratico e sempre più intriso di ragnatele. Sono sempre stata capace grazie anche all’aiuto dei miei cari di rialzarmi dalle cadute”.
Quali sono i suoi desideri più grandi?
“Continuare il mio percorso artistico e professionale solo grazie alle mie doti canore. Desidererei debuttare in Carmen, nel Barbiere di Siviglia, nella Norma e nel Werther. Sono opere che amo particolarmente e le sento molto vicine”.
Prossimi impegni?
“Da settembre sarò impegnata in numerosi concerti di beneficenza promossi da varie associazioni umanitarie con le quali collaboro da sempre. Anche quest’anno la mia voce accompagnerà il percorso della Madonna di Ognina con un concerto allo Yachting club. Farò anche un tour all’estero per incontrare alcuni direttori artistici che apprezzano la mia voce”.
Elisa Guccione