di Elisa Guccione
Il 14 luglio non è solo l’inizio della Rivoluzione Francese , per tutti quelli nati tra gli #anniottanta e #novanta è la data della morte di Lady Oscar. Se intere generazioni hanno imparato a conoscere chi erano Luigi XVI e Maria Antonietta ancora prima di apprenderne la storia dai libri e magari al momento giusto sono riusciti a superare la verifica di storia, senza aver dato troppa attenzione ai compiti assegnati dall’insegnante, devono dire grazie al manga di #RyokoIkeda che ha conquistato ed ancora conquista come se fosse stato scritto oggi.
Se ancora oggi a quasi quarant’anni dal primo episodio trasmesso da Mediaset siamo qui a parlarne ci sarà un motivo. Tutti nessuno escluso, compresi i maschietti dell’epoca, aspettavano con ansia che arrivasse il pomeriggio per ritrovarsi nei saloni di Versailles ed emulare, sulle note dei Cavalieri del Re e successivamente di CristinaD’ Avena, con una penna, una bottiglia di plastica o un bastone le gesta di madamigella Oscar Francois De Jarjayes, capitano delle guardie reali di sua maestà re di Francia a soli quattordici anni.
Se tutte le bacheche dei vari social il 14 luglio sono invase da post che commemorano la sua dipartita davanti alla #Bastiglia con l’hashstag #RipLadyOscar oppure il 12 luglio si ricorda l’unica notte d’amore con l’incarnazione del cavaliere senza macchia l’innamoratissimo e affascinante Andrè Grandier, che dopo una paziente attesa di vent’anni quasi cieco riesce a coronare il suo sogno d’amore per poi morire poche ore dopo, colpito in pieno petto da un pallottola, non può essere solo e semplicemente fanatismo o nostalgia di un periodo felice. Questo è un amore, un affetto collettivo che affonda le basi nell’infanzia di tutti quei bambini che hanno sofferto, pianto e si sono emozionati con Oscar e la sua avvincente storia che tra amori e passioni ha raccontato la violenza, gli intrighi e l’inaudita cattiveria dell’Ancien Regime con un linguaggio semplice e diretto trasmettendo ai tanti bambini davanti alla televisione, ora cresciuti e collegati su you tube alla ricerca dell’intera serie o degli episodi più importanti, gli ideali quelli veramente nobili di libertà, uguaglianza e fraternità diventando anche uno strumento pedagogico di massa. Per questo e molto altro ancora l’ #anime Lady Oscar è un vero cult, simbolo di un’ epoca, quella dei quasi quarantenni di oggi, Inutile negarlo ma Oscar Francois De Jarjayes è un #modello di emancipazione femminile, una donna che in un’epoca fatta di soli uomini è stata capace di unire le migliori qualità maschili e femminili lasciando un segno indelebile nel cuore di tutti.
Elisa Guccione