“Elvis Left The Building”. E’ la frase con cui il 16 agosto 1977 fu annunciata la morte del “King of Rock’n’Roll”. Elvis Aaron Presley era morto a 42 anni: lo avevano trovato a terra, nel bagno di Graceland, la sua reggia di Memphis. Gli ultimi anni di uno dei più esplosivi miti della storia della cultura popolare erano stati una catastrofe, segnati da una dipendenza devastante da ogni tipo di farmaco.
Elivs era nato a Tupelo, Mississippi, l’8 gennaio 1935, ma presto con la famiglia si era trasferito a Memphis, una delle capitali mondiali della musica. E la storia è cambiata nell’agosto del ’53, quando entrò nell’ufficio della leggendaria Sun Record. Li, per pochi dollari, registrò la sua prima canzone. Mettendo insieme la tradizione del country con le nuove invenzioni della musica nera, Elvis diventò l’icona assoluta del Rock’n’Roll, con una presenza scenica devastante. Era ed è l’invenzione del cantante rock. Ancora oggi a quarantadue anni di distanza dalla sua scomparsa rimane un’icona potentissima e irragiungibilee la sua energia sopravvive a tutto.