A 25 anni dalla scomparsa (15.09.1994 -15.09.2019), domenica 15 settembre, dalle ore 21.15, “Iris” ricorda Moana Pozzi con il film-culto in prima visione assoluta Amami e lo speciale inedito ‘Moana Pozzi: storia di una diva’.
Di Moana Pozzi, mancata a soli 33 anni, resta, indelebile, l’icona: quella di una persona libera, sensuale, ironica, intelligente, colta, di classe. Una donna che ha attraversato gli Anni ’80 e parte dei ’90, dominando la scena mediatica, travalicando i confini dell’hard, con sagaci incursioni in TV e in politica.
L’omaggio della rete tematica free Mediaset, diretta da Marco Costa, prende il via con l’ultimo film girato da Moana: un’opera del 1992 diretta da Bruno Colella, sceneggiatore con Giovanni Veronesi, ed un cast di grandi caratteristi composto da Novello Novelli, Carlo Buccirosso, Flavio Bucci, Carlo Monni, un giovane Massimo Ceccherini ed i musicisti Edoardo Bennato e Tony Esposito.
Nella (non scontata) commedia, il vedovo Tullio Venturini (Novelli) ha una figlia, Anna (Pozzi), che di mestiere fa l’attrice. In paese (Greve in Chianti), il pensionato è l’unico a non sapere che la ragazza lavora nel mondo del porno. In un sovrapporsi di fiction (e forse anche di realtà), a conclusione della pellicola Anna si rivolge al padre: Cosa vuoi? Che ti prometta di smettere di fare quello che faccio? Non lo farò mai! Questa è la mia vita e la voglio proprio così, come me la sono costruita. Sono ricca, famosa e amata da tutti. Nella carriera della Pozzi, oltre a molti film x-rated, sono presenti venti pellicole tradizionali, sette programmi televisivi (tra cui lo stracult L’araba fenice, di Antonio Ricci, nel quale Moana faceva la critica di costume, nuda o tutt’al più incellophanata), due libri, qualche canzone e molte ospitate.
Una figura diventata mainstream, quella di Moana, che nello speciale a seguire – alle 23.15 – appare intervistata al Maurizio Costanzo Show (seduta di fianco ad un compiaciuto Achille Bonito Oliva), da Giuliano Ferrara (L’istruttoria), da Maurizio Mosca (L’appello del martedì), da un gigioneggiante Raimondo Vianello (Il gioco dei nove), da Silvana Giacobini (Gente comune), da Gerry Scotti (Candid Camera Show) e da Raffaella Carrà (Il Principe azzurro), programma nel quale la Pozzi si esibiva in un (oggi) assai pudico spogliarello.