PALERMO – Silvio Berlusconi è indagato nel procedimento aperto dalla procura di Firenze sulle stragi mafiose del 1993. La notizia si apprende a Palermo. I legali di Marcello Dell’Utri, imputato nel processo d’appello sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia, hanno depositato alla corte d’assise d’appello, che celebra il dibattimento, la certificazione da cui risulta che l’ex premier è indagato a Firenze. Una mossa, quella della difesa che aveva citato a deporre Berlusconi, che gli consentirà di avvalersi della facoltà di non rispondere in quanto indagato in un procedimento connesso.
L’ex premier avrebbe dovuto deporre il 3 ottobre prossimo al processo d’appello sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia, ma già ieri aveva fatto sapere ai giudici di avere, per la data fissata per la deposizione, impegni istituzionali connessi con la sua carica di deputato europeo.
Gli avvocati Coppi e Ghedini che assistono l’ex premier, dopo la citazione a deporre del loro assistito da parte dei difensori di Dell’Utri nel processo trattativa, avevano tra l’altro chiesto alla corte d’assise d’appello di Palermo di definire in quale veste giuridica sentirlo: se come teste o indagato di reato connesso, stato questo che come detto gli consentirebbe di avvalersi della facoltà di non rispondere. Il nodo è stato sciolto dagli stessi avvocati dell’ex premier che si sono informati con i pm fiorentini.