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“Stònchiti” inaugura la nuova stagione del Teatro Martoglio per la regia e l’adattamento di Turi Giordano su idea di Guia Jelo

“Stònchiti” inaugura la nuova stagione del Teatro Martoglio per la regia e l’adattamento di Turi Giordano su idea di Guia Jelo

12.10.2019.

Il Teatro Nino Martoglio di Belpasso, sotto l’egida di Videobank, inaugura la stagione 2019-2020, che vede protagonista un cartellone ricco, a 16 titoli, tra prosa e musica. E lo fa con la tradizione, il prossimo 19 ottobre, e la nuova produzione di “Stònchiti”, omaggio a Nino Martoglio, per la regia e l’adattamento di Turi Giordano, su idea di Guia Jelo.

“La cosa che, nell’approcciarsi a questa festa inaugurale, è stata più cara a questa gestione – dichiara il direttore artistico Guia Jelo – risiede nella passione e nel dovere che nutriamo verso l’anima di Martoglio, immortale e mai sopita tra le poltrone e il sipario del teatro a lui dedicato. Con grande forza spirituale, in forte sinergia artistica con il regista, abbiamo reso omaggio a quest’amatissimo autore nell’appropinquarsi alle celebrazioni per l’anniversario della sua nascita”.

Stònchiti è una “Martogliata”, tutta nostra, tutta siciliana, di immediato e sicuro impatto sul pubblico. Il titolo è tratto da uno dei tanti pseudonimi usati dal celebre commediografo belpassese per firmare i suoi “dialoghi popolari” editi sul suo giornale, “Il D’Artagnan”, le cui righe tanto intrattenevano e tanto divertivano gli affezionati lettori. E, proprio dalle colonne di questo glorioso ebdomadario, Turi Giordano estrapola con sapiente maestria e ingegno scene, situazioni e personaggi di quadri satirico-farseschi assai celebri e care al pubblico come “I civitoti in Pretura” e altre meno conosciute come “’U catechisimu di Don Procopiu”, che saranno per l’occasione proposte in una nuova chiave estetica ma sempre attuale sotto il profilo comico e filologico.

Stònchiti è anche un banco di prova per un’artista poliedrica come Guia Jelo, che riesce ad affrontare con divertimento e passione i vari storici personaggi, ora maschili ora femminili, che si susseguono durante tutto l’atto e già oggetto di memorabili interpretazioni, salvo poi occasionalmente uscire dal personaggio e – insieme agli altri interpreti – abbattere la quarta parete per essere sé stessa. Ma è anche la prova d’attore di Fabio Costanzo, che farà da contraltare alle azioni sceniche, condotte dalla Jelo, impersonando caratteri che ne confermano la sua amata abilità istrionesca. Senza dimenticare le musiche – dalla danza popolare al valzer, a quelle dei grandi autori – eseguite dal vivo da tre musicisti, Flaminia Chiechio, Anselmo Petrosino e Davide Sciacca, a conferire alla pièce un’ulteriore valenza nonché un gradevole e godibile sottofondo musicale.

Come tiene a specificare il regista nelle note di sala, “Stònchiti è un po’ commedia dell’arte, un po’ teatro popolare, un po’ cabaret, un po’ farsa, un po’ dramma, un po’ varietà. Insomma è un po’ di tutto, in cui i vari generi teatrali, contaminandosi l’un con l’altro, trovano spazio di libertà espressiva. Una scommessa, una sfida, per larinascita di una grande stagione teatrale. Stònchiti è tutto questo e se vi pare poco vogliateci perdonare”.

Per la stagione, Videobank ha pensato a diverse soluzioni e offerte per la fidelizzazione di un pubblico che si attende già particolarmente numeroso. Sono stati pensati nuovi strumenti di fruizione che accontentano anche gli spettatori più esigenti, con possibilità di abbonamento a 16 spettacoli o unicamente ai singoli ambiti della nutrita programmazione. Riduzioni under27 e over65.

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