di Elisa Guccione
Ph Dino Stornello
CATANIA- Uno spettacolo forte, tragico e dall’immediato impatto emotivo, capace di arrivare diritto al cuore con dialoghi concreti e allo stesso tempo poetici. Questa è la sintesi di “Cicoria”, per una produzione MezzAria Teatro, avvincente atto unico scritto e diretto con grande delicatezza da Francesco Romengo, che dopo l’applaudito debutto a Palermo arriva sul palco del Teatro Del Canovaccio, in scena fino a domenica 23 febbraio, per raccontare l’incontro emotivo tra i due carcerati Rosa e Angelo, straordinariamente interpretati da Alice Sgroi e Francesco Bernava, collaudata ed amata coppia delle più belle pagine di teatro contemporaneo.
In una scena essenziale, quasi scarna, a pochi giorni dal Natale due detenuti, un poliziotto coinvolto nella morte di un ragazzo durante una manifestazione lui e spacciatrice lei, si ritrovano stranamente nella stessa cella raccontando la propria solitudine e sofferenza apparentemente così diversa e simile allo stesso tempo.
Prima diffidenti l’uno dell’altra poi amici e compagni di sventura, che nonostante tutto non vogliono rinunciare al futuro, per uno spettacolo desideroso di vita e speranza nel domani. Un testo che con intelligenza parla della difficile condizione di vita dei carcerati come la poca disponibilità dell’acqua per lavarsi o cucinare, che senza retorica, inutili moralismi e falso pudore punta l’attenzione su temi di cui si parla troppo poco e male.
Una messa in scena cruda, che con i suoi tanti momenti onirici coinvolge e sconvolge sin dalla prima battuta, dimostrando di meritare i numerosi premi conquistati, come la menzione speciale nel 2015 nella sezione Corti di Scena della XII edizione “Il racconto nel cassetto- Premio Città di Villaricca”, per una piccola perla del nostro teatro che merita i calorosi applausi del pubblico in sala coinvolto e partecipe dalla storia dei due protagonisti e dalle loro emozioni più vere.
Elisa Guccione