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Verso il decreto per gli aiuti. Peserà 5 miliardi da proroga cig a ristori

Verso il decreto per gli aiuti. Peserà 5 miliardi da proroga cig a ristori

27.10.2020.

Il Consiglio dei ministri sul decreto ristori, a quanto si apprende, si terrà nel pomeriggio alle ore 15.

Un unico decreto con ristori per le attività colpite dal nuovo dpcm e proroga della Cig Covid fino alla fine dell’anno, e più avanti un ulteriore decreto ‘novembre’ che disciplinerà l’utilizzo degli ‘avanzi’ delle misure messe in campo finora. E’ questo lo schema su cui si starebbe muovendo il governo: il decreto ristori, che dovrebbe arrivare sul tavolo del Cdm, dovrebbe valere circa 5 miliardi, che saranno distribuiti tra rinnovo della Cig (1,6 miliardi), ristori a fondo perduto (1,5-2 miliardi), credito d’imposta per gli affitti, rinvio della rata Imu di dicembre, un ulteriore mese di Rem e una nuova indennità una tantum per stagionali e lavoratori del turismo, dello sport e dello spettacolo.

Martedì giornata di ascolto e di incontri con le associazioni delle categorie più colpite dal Dpcm per il premier Giuseppe Conte. Il capo del governo, a quanto si apprende, vedrà a Palazzo Chigi Confcommercio, Confesercenti, rappresentanti delle associazioni di palestre e piscine. Sempre domani Conte incontrerà le delegazioni di Anica, Agis e Anec, legate al mondo del cinema e dello spettacolo.

“Il fondo perduto a cui stiamo lavorando nel decreto “ristori” andrà dal 100% al 200% del calo del fatturato. In sostanza da 3 a 6 volte la percentuale garantita con il decreto rilancio“. Lo spiega la vice ministro dell’Economia Laura Castelli in vista del Cdm sugli indennizzi. “Un supporto immediato a tutte quelle attività che, per le disposizioni del Dpcm, dovranno chiudere o limitare gli orari di apertura”, aggiunge Castelli che aggiunge: “Stiamo chiedendo loro un grande sacrificio per garantire il benessere di tutti. E’ giusto che lo Stato si schieri dalla loro parte”.

I nuovi aiuti a fondo perduto che il governo si appresta a definire con il decreto ristori – spiega Castelli – potrà valere fino al doppio di quanto già ricevuto dalle attività con perdite di fatturato in base alle misure del vecchio decreto Rilancio: i ristori andranno “dal 100% al 200% di quanto, in base al calo del fatturato di aprile 2020, le aziende hanno ottenuto con il Fondo perduto del Decreto “Rilancio”, parliamo di queste percentuali. In alcuni casi forse anche superiori”. Il ristoro, conferma “arriverà con un bonifico automatico, direttamente dall’Agenzia delle Entrate, entro pochi giorni dall’approvazione del Decreto “Ristori”, ed è rivolto a tutte quelle attività che, per le disposizioni del DPCM, dovranno chiudere o limitare gli orari di apertura”.

Le imprese che dovranno chiudere totalmente avranno un contributo a fondo perduto maggiore di quelle che invece abbasseranno la serranda alle 18. Lo ha detto il vice ministro all’economia, Antonio Misiani parlando a Rtl. “Vogliamo dare il contributo in automatico, senza bisogno di fare domanda a tutte le imprese che l’hanno già avuto. Stiamo pensando di ampliare la platea, sforando il limite di 5 milioni di fatturato, quindi anche anche alle imprese maggiori, e a contributi più rilevanti per le imprese e le attività dei settori completamente bloccati. Ci sarà una differenziazione tra chi terrà aperto fino alle 18 e chi sarà bloccato h24”.

Il Governo lavora al rifinanziamento “generale complessivo” della cassa integrazione con altre 18 settimane. Lo ha detto la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo in una intervista a Inblu Radio affermando che la misura dovrebbe essere inserita nel decreto Ristoro che sarà pronto nelle prossime ore o nelle prossime misure della legge di bilancio. Ci saranno inoltre nel decreto Ristoro indennizzi per gli stagionali e per i lavoratori dello spettacolo oltre al rifinanziamento del Rem per una mensilità. Catalfo ha confermato per mercoledì l’incontro annunciato con le parti sociali.

“Stiamo lavorando perché “gli indennizzi” arrivino il più presto possibile. Pensiamo che l’Agenzia delle Entrate possa erogare questi contributi già entro metà novembre, forse persino entro l’11 novembre, perché ci sarà lo stesso meccanismo già autorizzato per il vecchio fondo perduto. Quindi tutti quelli che hanno già fatto domanda per questi contributi lo riceveranno in automatico”. Lo ha detto il ministro dell’economia Roberto Gualtieri che sottolinea “Daremo un indennizzo superiore questa volta di quello ricevuto la volta scorsa. Perché sappimao che anche i mesi scorsi sono stati mesi difficili e quindi sarà una quota un po’ superiore a quella dell’altra volta”.

Le aziende interessate dai ristori “sono molte, sono più di 300 mila, forse 350 mila, tutte le aziende ed esercizi pubblici che sono oggetto delle restrizioni introdotte dal Dpcm”, ha detto Gualtieri al Tg1. “Sappiamo di chiedere un sacrificio importante e necessario a contenere il virus e quindi per tutti costoro ci saranno questi indennizzi che sono solo una parte delle misure – ha aggiunto – Poi avremo per tre mesi il credito di imposta sugli affitti, l’eliminazione della rata Imu e poi naturalmente la cig per i lavoratori e l’indennità di 1000 euro per i collaboratori”.

Per quelli che non hanno fatto domanda o con fatturato superiore ai 5 milioni di euro che inseriamo ci sarà una domanda da fare e quindi ci sarà qualche settimana in più per avere l’erogazione che comunque sarà entro l’anno”, ribadisce il ministro Roberto Gualtieri. Per chi aveva già fatto domanda in precedenza invece, ha spiegato, sarà facile ricevere questi soldi, perché “verranno erogati automaticamente”.

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