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Feste senza spostamenti

Feste senza spostamenti

04.12.2020.

Divieto di lasciare la propria regione per tutte le festività, dal 21 dicembre al 6 gennaio. In attesa del nuovo Dpcm, che entrerà in vigore da domani, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto Covid, che tra i suoi effetti ha anche quello di estendere la durata dei Dpcm fino a 50 giorni per coprire tutte le festività natalizie (scadrà il 15 gennaio). Saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni il 25, 26 dicembre e il primo gennaio.

Al termine del consiglio dei ministri la bozza del Dpcm è stata inviata alle Regioni per i rilievi prima della firma di Conte, prevista oggi pomeriggio. E le Regioni si sono espresse con “stupore e rammarico” per il metodo con cui il governo ha approvato il decreto che fissa le regole per gli spostamenti a Natale.

La Conferenza delle Regioni sottolinea che le “forti limitazioni” imposte a “spostamenti e relazioni sociali” dal 21 dicembre al 6 gennaio “rende di fatto pleonastico il pronunciamento su parti essenziali del Dpcm”. I governatori contestano in particolare il “mancato confronto istituzionale” e sottolineano che nei provvedimenti “non si fa riferimento alcuno” ai ristori promessi dal governo per le attività che saranno sospese.

Uno stupore definito “incomprensibile” dal ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia nel corso della conferenza Stato-Regioni. “Le norme inserite nel decreto legge le conoscevate bene e sono state discusse in due riunioni nell’ultima settimana durate complessivamente 7 ore. Fin dalla prima riunione abbiamo detto con chiarezza che questi due punti erano per noi inamovibili”.

Di tutt’altro avviso i sindaci rispetto ai presidenti di Regione: “Il governo non dia un segnale di allentamento. Rappresenterebbe un rischio. I sindaci sono preoccupati per quel che può accadere per esempio il giorno della vigilia di Natale, quando le zone centrali delle città medie e grandi richiamano migliaia di persone per il rito degli auguri e dell’aperitivo”, avrebbe sollecitato il presidente dell’Associazione nazionale Comuni, Antonio Decaro.

NUOVO DPCM. Per quanto riguarda il nuovo Dpcm, che quindi resterà in vigore fino al 15 gennaio, ecco cosa prevedono le misure

COPRIFUOCO. A Capodanno coprifuoco fino alle 7 del mattino e non fino alle 5 come gli altri giorni: “Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 del giorno successivo, nonché dalle ore 22.00 del 31 dicembre 2020 alle ore 7.00 del 1° gennaio 2021 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. “È in ogni caso fortemente raccomandato – prosegue il testo – per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.

RISTORANTI APERTI A PRANZO A NATALE. I ristoranti resteranno aperti a pranzo anche a Natale, Santo Stefano, Capodanno e l’Epifania. La bozza del nuovo Dpcm non prevede infatti restrizioni ulteriori rispetto all’orario limitato dalle 5 alle 18 anche per i bar e altri locali di somministrazione cibi e bevande. “Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi”, si legge nel testo.

SCUOLA. Ritorno in classe al 50% per gli studenti delle superiori a partire dal 7 gennaio. “Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado – si legge – adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 50 per cento della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza”.

STOP CENTRI COMMERCIALI NEI WEEKEND. Niente riapertura per i centri commerciali nei fine settimana e nei giorni festivi e negozi aperti fino alle 21. “Fino al 6 gennaio 2021 l’esercizio delle attività commerciali al dettaglio è consentito fino alle ore 21.00 nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali all’interno dei mercati e dei centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali, aggregazioni di esercizi commerciali e altre strutture assimilabili, a eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole”.

CAPODANNO IN ALBERGO. Veglione di fine anno in camera per chi deciderà di passare il 31 notte in albergo. Secondo la bozza del nuovo Dpcm, infatti, “resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; dalle ore 18.00 del 31 dicembre 2020 e fino alle ore 7.00 del 1° gennaio 2020, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera”.

SPORT. Fino al 15 gennaio si potranno disputare solo incontri e gare di “alto livello”. E’ quanto prevede l’articolo 1 del nuovo Dpcm che introduce una modifica rispetto al precedente decreto sullo svolgimento degli eventi sportivi. “Sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni riconosciuti di alto livello e di interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (Coni) e del Comitato italiano paralimpico (Cip) – si legge nel testo – riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico”.

SCI DAL 7 GENNAIO. Si potrà tornare a sciare dal 7 gennaio. “Sono chiusi gli impianti nei comprensori sciistici; gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni. Dal 7 gennaio 2021, gli impianti sono aperti agli sciatori amatoriali con l’adozione delle linee guida di Regioni e Province autonome validate dal Cts”.

QUARANTENA PER CHI ARRIVA DA PAESI EXTRA SCHENGEN. Tutti coloro che arrivano in Italia dai Paesi extra Schengen dovranno rimanere in quarantena per 14 giorni. Le persone che entrano in Italia da quei Paesi “sono sottoposte alla sorveglianza sanitaria e all’isolamento fiduciario per un periodo di quattordici giorni presso l’abitazione o la dimora indicata”.

SOSPESE CROCIERE. Crociere sospese dal 21 dicembre fino alla Befana. “A decorrere dal 21 dicembre 2020 e fino al 6 gennaio 2021 – si legge nel testo – sono sospesi i servizi di crociera da parte delle navi passeggeri di bandiera italiana, aventi come luoghi di partenza, di scalo ovvero di destinazione finale porti italiani”. Dal 20 dicembre al 6 gennaio, inoltre, “è vietato fare ingresso nei porti italiani alle società di gestione, agli armatori e ai comandanti delle navi passeggeri di bandiera estera impiegate in servizi di crociera”.

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