CATANIA – Seicento percettori del Reddito di cittadinanza con qualifiche professionali specifiche, già dai primi giorni di gennaio, inizieranno a svolgere la propria attività lavorativa nelle aziende della provincia di Catania che ne chiederanno l’utilizzo come tirocinanti per sei mesi. Grazie a un finanziamento comunitario del Pon inclusione, di oltre due milioni di euro, saranno retribuiti con 600 euro al mese in aggiunta al contributo già percepito.
«Si concretizza un progetto di grande valore per le aziende locali – ha detto il sindaco Salvo Pogliese – per sostenere persone emarginati del mondo del lavoro e hanno dovuto ricorrere al Reddito di cittadinanza. Una pagina importante delle nostre istituzioni locali che hanno fatto sistema per dare opportunità lavorative e che consente alle imprese di avere manodopera che auspichiamo possa trovare spazio successivamente a questo momento formativo, in modo stabile nella stessa impresa». Il sindaco ha ringraziato tutti gli attori di questa iniziativa e in particolar modo l’assessore regionale Antonio Scavone «per il grande lavoro che sta svolgendo in un momento difficilissimo per la nostra regione sotto il profilo dell’assistenza alle famiglie disagiate, ma anche gli assessori comunali Lombardo e Balsamo, la commissione straordinaria di Misterbianco e il sindaco Carrà con l’assessore Lipera di Motta Sant’Anastasia e i responsabili con i funzionari del Cple dell’Anpal».
L’assessore regionale Scavone ha sottolineato «la grande collaborazione istituzionale tra la Regione e gli Enti Locali, con il ruolo fondamentale degli uffici provinciali del lavoro e quelli statali, affinché si tratti di un inserimento lavorativo veramente produttivo, in un momento drammatico per le imprese e per questi nostri disoccupati che potranno essere scelti secondo le necessità delle singole aziende».