ROMA – Forse tornerà ancora nella sua casa tra i boschi di Città della Pieve Mario Draghi, dopo aver appuntato con diligenza e con la sua penna Bic le richieste delle forze politiche in questo secondo giorno di consultazioni. In attesa di chiudere domani con Lega e M5s il primo giro e aprirne un secondo, nei primi giorni della prossima settimana.
Oggi si chiude con il Pd, che ha già largamente anticipato il suo appoggio ma che Matteo Renzi ha voluto sorpassare in una ideale gara di lealtà. «Iv sosterrà il governo indipendentemente dal nome dei ministri, da quanti di essi saranno tecnici o politici», ha detto scandendo l’avverbio il leader di Iv dopo il colloquio con Draghi. «Siamo al suo fianco e a sua disposizione» ha aggiunto, invitando le altre forze politiche a fare altrettanto in risposta all’appello del Capo dello Stato.
Di bianco vestita e con le stampelle ha portato il suo no a Draghi Giorgia Meloni: «Una scelta che non ha a che fare con pregiudizi nei suoi confronti, ma l’Italia non è democrazia di Serie B». Fdi «darà una mano» da forza patriottica, ma non governerà mai con Pd-Iv-5s.