di Elisa Guccione
CATANIA- Dopo il sold out per tutte le sere di programmazione al Calatafimi Segesta Festival Dionisiache 2016 la pièce “Lysistrata” rappresentata dalla Compagnia “Banned Theatre”, inserita su richiesta del direttore artistico Nicasio Anselmo, diretta da Valentina Ferrante e Micaela De Grandi debutterà sabato 10 settembre, ore 21.00, al Cortile Platamone. Subito dopo il successo delle rappresentazioni di Ragusa incontriamo Valentina Ferrante, autrice anche dell’adattamento teatrale scoprendo le novità di questa nuova versione del testo classico di Aristofane.
Ci racconta come nasce questo spettacolo?
“La storia è immutata ma è adattata, su mia idea, per sei attori: Giovanna Criscuolo, Micaela De Grandi, Federico Fiorenza, Massimiliano Geraci, Giovanni Rizzuti ed io. La messa in scena è lineare e moderna che ricorda per gli elementi presenti sul palco l’arte di Joan Mirò e Lucio Fontana ed ogni personaggio è caratterizzato da un colore. Ci saranno scambi di ruoli. Sono presenti molti spunti comici senza mai trascendere nella volgarità. L’intera storia è racchiusa in una sorta di contenitore moderno che parla di guerra a cui attorno ruota la figura della madre che sopporta due volte il peso della violenza, ovvero quando i propri figli partono per il fronte e quando non ritornano più”.
Aristofane ha scritto numerosi testi che parlano di donne. Come mai la scelta di questo spettacolo?
“Amo il teatro di Aristofane. Dopo aver interpretato “Le donne al parlamento” e un conseguente approfondito studio e una preferenza personale ho deciso con gli attori della Compagnia Banned Theatre di dare vita a questo testo in una forma completamente nuova. Lysistrata è uno spettacolo molto particolare che fa divertire e allo stesso tempo pensare, soprattutto, in questo difficile periodo che stiamo vivendo dove si parla di uguaglianza e di diritti che in realtà non ci sono”.
Siete una Compagnia di giovani attori che mette in scena testi destinati a lasciare un messaggio importante a chi sceglie la vostra offerta culturale
“Nei nostri spettacoli diamo spazio al cosiddetto teatro bandito quello proiettato alla riflessione. La nostra missione teatrale è dare voce a chi non ce l’ha. Nelle nostre rappresentazioni ci sono sempre delle guest star che ci regalano un po’ della loro arte. In quest’occasione ci saranno le musiche di Luca Mauceri, il quale ha sposato in toto la causa di Banned ed ha composto per lo spettacolo dei brani molto particolari ed intensi”.
Che atmosfera c’è all’interno di Banned Theatre?
“Ognuno di noi ha un ruolo ed insieme stiamo veramente bene. Durante le prove ci siamo divertiti e anche il semplice confronto per migliorare alcuni pezzi della pièce viene vissuto con grande rispetto ed armonia. Il pubblico sente questa nostra coesione come attori e come amici”.
Con Lysistrata avete registrato tutto esaurito sia Segesta che a Ragusa. In un momento così difficile cosa può significare tutto questo per un attore che vive di solo teatro?
“È una bella soddisfazione, soprattutto, per noi che siamo una piccola compagnia teatrale ricca di grande forza di volontà e voglia di fare. In un momento del genere vedere i teatri pieni è uno schiaffo alla politica e speriamo che con l’avvento di Pace e l’apporto tecnico ed artistico di Giovanni Anfuso lo Stabile possa continuare a vivere. Giovanni Anfuso è un uomo per bene e una persona che crede nei giovani e nelle loro qualità ed è proiettato verso il nuovo e la sperimentazione”.
So che Lysistrata dopo Catania volerà in giro per l’Italia. È vero?
“Dal 19 al 23 ottobre saremo al Teatro Arcobaleno di Roma per il cartellone di Vincenzo Zingaro e ci sono già altri spettacoli in programma”.
Elisa Guccione