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Dal Mitoff Catania Festival al Teatro Arcolbaleno di Roma Ennio Coltorti racconta l’anima di “Pirandello Segreto”

Dal Mitoff Catania Festival al Teatro Arcolbaleno di Roma Ennio Coltorti racconta l’anima di “Pirandello Segreto”

13.10.2024.

Dal debutto a Catania, al Cortile Platamone, nell’ambito della seconda edizione del Mitoff Catania Festival, il festival del teatro classico e del mito ideato e diretto da Salvatore Guglielmino e finanziato dall’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, patrocinato dall’assessorato al Turismo della Regione Siciliana e promosso dal Comune di Catania Assessorato alla Cultura, l’appplaudità pièce “Pirandello Segreto” scritta dalla sapiente mano di Maricla Boggio ed interpretata dall’attore e doppiatore Ennio Coltorti, autore anche della regia, e da un’intensa Laura Lena Forgia vola a Roma al Teatro Arcobaleno in scena dal 7 novembre.IMG-20241009-WA0098

“Ho uno stretto legame con la Sicilia e con Catania- spiega Ennio Coltorti- e sono stato davvero entusiasta di quest’ennesima dimostrazione di stima e d’affetto del pubblico catanese da sempre attento conoscitore della storia del teatro”.
Il più grande drammaturgo del 900, colui che è riuscito a far raccontare sulla scena i diversi stati d’animo ai suoi personaggi verrà per la prima volta analizzato e messo a nudo in prima persona attraverso la sua stessa vita. In una scena essenziale Coltorti presta cuore ed anima a Pirandello al punto tale che è difficile riconoscere dove e quando inizia l’attore o il personaggio, poiché riesce a creare una particolare osmosi con i sentimenti raccontati sulla scena e vissuti attraverso la magistrale interpretazione dell’attore.IMG-20241009-WA0099
“L’iniziativa culturale del regista e attore Salvatore Guglielmino- continua Coltorti- è, in un momento così difficile per la cultura, un grande esempio di voglia di fare e di non arrendersi a questa stasi culturale che stiamo attraversando”.
Raccontare il rapporto tra il premio Nobel agrigentino e la sua musa ispiratrice Marta Abba- come ha spiegato Ennio Coltorti- si basa sull’intenso ed appassionante epistolario tra i due protagonisti, dove insieme all’amore contrastato, elemento centrale del loro dialogo, il problema del teatro e dell’arte soffocati dalla meschinità del clientelarismo e della politica occupa un ruolo determinante mentre su tutto aleggia lo spettro della seconda guerra mondiale che da lì a poco distruggerà ogni cosa.
Resta insoluto il mistero del reale rapporto fra i due, ma risulta evidente il dramma di un amore nello stesso tempo potente e sconvolgente che non può non conquistare anche lo spettatore più scettico e indolente.
“Molti ricordi professionali ed umani sono legati alla Sicilia- conclude Coltorti subito dopo la messa in scena catanese- come il successo della rappresentazione della “Cavalleria Rusticana” con Lina Sastri e Giuseppe Pambieri o “I Malavoglia” con tanti bravi e giovani attori del luogo, senza dimenticare le diverse direzioni del Tao Arte e i relativi biglietti d’oro conquistati come regista teatrale. La Sicilia è un pò la mia seconda casa”.

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