“Ci ha uniti il testamento” e la riflessione sociale sulla fragilità del rapporto uomo donna
22.12.2024.
Di Elisa Guccione
Catania- Un brioso atto unico ricco di esilaranti gag e battute al fulmicotone sono gli elementi vincenti della pièce “
Ci ha uniti il testamento“, diretta da
Antonello Capodici, in scena sul palco del
teatro Musco fino al
29 dicembre.
Tante risate per uno spettacolo divertente che tra sorrisi e numerosi applausi pone l’attenzione sul rapporto di coppia e sulle diverse tipologie dell’uomo innamorato come il narcisista patologico e il passivo aggressivo.
Sulle scene di
Salvo Manciagli a ridosso del Natale gli ottimi
Francesca Agate, Plinio Milazzo ed
Eduardo Saitta in un ritmo serrato mettono a nudo, nello stile tipico della pochade francese, il rapporto uomo donna e la fragilità dei legami ad esso collegati.
Brava oltre ogni misura Francesca Agate nel ruolo di Sofia la compagna di Paolo, un effervescente Plinio Milazzo, che ignara del piano dell’amato per farsi lasciare accoglie, coccola fino ad innamorarsene il migliore amico di lui, Martino, interpretato da uno straripante Eduardo Saitta che incarna alla perfezione il marito, il fidanzato ideale di cui fidarsi e affidarsi.
Lo spettacolo, al numeroso pubblico presente generoso negli applausi, lancia un messaggio importante sulla figura della donna che scoperta la natura dei due uomini e soprattutto il macchinoso piano messo in atto dal narcisista patologico Paolo, nonostante la naturale sindrome da crocerossina, sceglie se stessa e la sua voglia di essere libera e continuare a vivere e sperare in nome dell’amore lontana da chi in realtà non l’apprezzava per quello che è.
Elisa Guccione