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Rossana Casale: “Che emozione cantare Giorgio Gaber e la sua poesia”

Rossana Casale: “Che emozione cantare Giorgio Gaber e la sua poesia”

23.10.2016.

di Elisa Guccione

CATANIA- La platea del Teatro Ambasciatori è vuota. Il pubblico è ancora all’ingresso in attesa di prendere posto. La sala è piacevolmente invasa dalle note di “Quando sarò capace di amare” immortale brano di Giorgio Gaber interpretato da Rossana Casale, protagonista del primo concerto della rassegna invernale “Class Club solo musica di gran classe” organizzata e diretta da Giuseppe Costantino Lentini.   Incontriamo l’artista subito dopo il soundcheck scoprendo com’è nato questo omaggio musicale e d’amore per il Signor G.14716058_10155407900384129_6601721884825509696_n

Ritorna in concerto a Catania dopo quindici anni con “Il signor G e l’amore- tributo a Giorgio Gaber”. Come prende vita questo progetto musicale ispirato al suo ultimo cd?

“Nasce da una conoscenza personale. Ho conosciuto Giorgio Gaber da giovane e si è creata sin da subito una forte amicizia. Ho trascorso tante belle serate a casa sua tra grandi chiacchiere e buona musica con amici scrittori ed artisti. Quando Giorgio è venuto a mancare ha lasciato un vuoto enorme ed assolutamente difficile da colmare”.

È stata numerose volte ospite del Festival Teatro Canzone Giorgio Gaber a Viareggio. Cosa ricorda di quei momenti?rossana-casale-1

“Tanta emozione. Dalia (ndr Dalia Debora Gaberščik è la figlia di Giorgio e Ombretta Colli) mi ha chiesto di cantare al Festival Gaber e mi ha dato dei brani da interpretare. Ho sentito la necessità di conoscere sempre più Giorgio e la sua musica. È cominciato così un viaggio speciale attraverso la sua poesia e mi sono ritrovata con grande gioia su un palco a parlare d’amore con le sue parole, la sua malinconia e la sua critica”.

La scaletta del concerto è molto vasta. Si ripercorre parte della produzione di Giorgio Gaber con importanti momenti dedicati all’animo femminile…

“Il planning dei brani è nato istintivamente. Ho inserito tutto il pensiero gaberiano sulla coppia ed ho dato spazio alla voce di alcune donne come Alda Merini e Wislawa Szymborksa che vogliono esserci e dire la loro. Ci sono anche due monologhi scritti da me dedicati alla realtà femminile della moglie e dell’amante, ruolo che quasi tutte le donne nella vita hanno vissuto”.14650046_10155407925764129_7998880932993016741_n

Quali sono state le reazioni della gente durante questa tournee lunga tre anni che si conclude nella nostra città?

“Il pubblico all’inizio rimane spiazzato. La gente che ha assistito ai concerti mi ha regalato tanta emozione confermando l’amore per Gaber. È stato davvero bello poter avere in platea Sandro Luporini  coautore di alcuni testi e spettacoli di Giorgio”.

Dal 2015 è docente della sezione Canzone dell’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini per il progetto di alta formazione della Regione Lazio. Qual è l’insegnamento che ripete ai suoi allievi?

 “Ai miei allievi dico sempre: “Quando si fa musica bisogna avere il coraggio di mettere le mani nel proprio fango personale, nel proprio dolore  per imparare a comunicare con la propria anima se non si è capaci di fare questo significa che non si sta facendo musica ma estetica”. È importante avere la cultura dell’ascolto, perché senza non si può andare avanti in quanto i riferimenti sono fondamentali. Ogni volta che i miei ragazzi studiano un’artista chiedo loro di trovare la canzone con cui possano identificarsi e così li “costringo” a stare ore al computer fino a trovare il brano che tocchi la loro anima. È indispensabile dare spazio alle emozioni”.

Elisa Guccione

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