Il tasso di mortalità per il cancro nei paesi dell’Unione Europea sta diminuendo, anche se più rapidamente tra gli uomini che tra le donne, per le quali sono ancora in aumento i tassi di morte per tumori del pancreas e dei polmoni (in gran parte a causa del fumo).
A sostenerlo è uno studio pubblicato sugli Annals of Oncology. La ricerca è stata condotta da ricercatori italiani guidati da Carlo La Vecchiadell’Università di Milano, in collaborazione con il Centro ospedaliero universitario vodese (CHUV), e studiosi americani, secondo cui oltre 4 milioni di decessi per tumore sono stati evitati in 30 anni a partire dal 1988.
Secondo la ricerca nel 2017 sono attesi 761.900 decessi tra gli uomini e 611.600 tra le donne e rispetto al 2012 la quota di decessi tra gli uomini si è ridotta di oltre l’8%, tra le donne invece di appena il 4%.
Inoltre la mortalità per tumore del polmone che nel 2017 si stima farà un totale di 275.700 morti,corrispondenti a circa il 20% dei decessi per tutti i tumori, tra le donne di 25-44 anni è maggiore che tra gli uomini (rispettivamente 1,4 per 100 mila contro 1,2 per 100 mila).
L’analisi mostra che i decessi per tumore stanno diminuendo anche se a velocità differenti tra i due sessi. Fanno eccezione, però, il cancro ai polmoni e il cancro al pancreas i cui decessi sono ancora in aumento tra le donne.
Per il cancro del pancreas (su cui sono stati fatti pochi progressi sul fronte diagnostico e terapeutico) per il 2017 sono attesi 76.100 decessi tra gli uomini (10,3 per 100.000) e 43.800 tra le donne (5,6 per 100.000) e, mentre il tasso di morte per questo tumore è stabile tra gli uomini, esso risulta in aumento (del 3,5%) tra le donne.