di Elisa Guccione
Ph Dino Stornello
CATANIA – L’immortale storia d’onore e di sangue tra compare Alfio e compare Turiddu per la civettuola Lola e l’infelice amore di Santuzza raccontato in “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni, tratto dalla novella di Giovanni Verga, rivive sul palco del Metropolitan per una produzione “Taormina Opera Stars”.
Una delle opere liriche più rappresentate e conosciute al mondo che in questa versione, fedele al volere dell’autore, abilmente diretta da Bruno Torrisi, reduce dal sold out estivo al Teatro Greco di Taormina, segna un ritorno alla tradizione premiato da lunghi e copiosi applausi in una sala gremita e partecipe. L’ambientazione ricreata dalle scene di Bottega Fantastica di Daniele Barbera, autore anche degli abiti insieme alla Compagnia Sikilia, è quella classica e dalle movenze degli interpreti si percepisce la mentalità dell’ambiente verista raccontato da Verga.
La drammatica ed incisiva forza di Cavalleria Rusticana in cui ruotano i vorticosi sentimenti di gelosia, passione e vendetta viene esaltata in quest’atto unico dalla raffinata interpretazione delle voci di Marianna Cappellani (Santuzza), Sabrina Messina, (mamma Lucia), Anna Konovalova, (Lola), Jose Conception, (Turiddu) e Alessandro Quaresima Escobar (Compare Alfio) accompagnate dall’orchestra “Taos Orchestra Taormina Opera Stars” diretta dal M° Salvo Miraglia. Ad impreziosire l’intera messa in scena la partecipazione del Coro Lirico Siciliano diretto dal M° Francesco Costa e il corpo di ballo “Danza Taormina” coreografato da Alessandra Scalambrino sull’area “Eravamo Felici”.
Superba ed elegante Marianna Cappellani nel ruolo di Santuzza capace di far proprio sin dalla prima apparizione il dolore provato per l’indifferenza e il tradimento di Turiddu. Emozionanti i duetti con il tenore Josè Conception in cui l’amore folle e disperato di Santuzza tocca la drammaticità più assoluta poco prima dell’epilogo finale. Pregevole l’interpretazione di Sabrina Messina nel ruolo di mamma Lucia nel dare libero sfogo al dolore di una madre, per uno spettacolo che riesce a conquistare anche tutti coloro che non sono assidui frequentatori del teatro.
Elisa Guccione
Ph Dino Stornello