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Malasanità, Trentottenne muore sotto i ferri per un errore medico

Malasanità, Trentottenne muore sotto i ferri per un errore medico

28.05.2017.

PALERMO – È morto dopo un giorno di agonia nell’ospedale Villa Sofia a seguito di complicazioni in un’operazione considerata di routine, Filippo Chiarello, 38 anni, padre di due bambini di 8 e 3 anni.

L’uomo, proprietario di un negozio di vernici per auto nel quartiere Zisa, si era recato in ospedale sabato scorso per forti dolori allo stomaco che gli accertamenti hanno stabilito essere provocati da calcoli alla colecisti. Per tale motivo Chiarello è stato sottoposto a un’operazione che in media dura quaranta minuti circa. Le cose, però, non sono andate secondo i piani e l’intervento si è protratto per oltre sei ore.

Mercoledì alle 17,30 il 38enne è entrato in sala operatoria, ma solo all’una e trenta di notte i parenti sono stati informati su cosa fosse accaduto. Chiarello per tre volte è andato in arresto cardiaco, l’ultima per 40 minuti causando il grave danno cerebrale che ha provocato la morte cerebrale decretata dall’elettrocenfalogramma piatto.

Il chirurgo ha confessato ai familiari dell’uomo di aver commesso un errore fatale durante l’intervento: ha reciso l’aorta addominale e ha perforato l’intestino durante l’operazione in laparoscopia, vale a dire senza taglio chirurgico.

La famiglia dell’uomo, gettata nello sconforto, ha già sporto denuncia contro l’ospedale e l’azienda Villa Sofia – Cervello ha aperto un’inchiesta interna.

Il medico che ha confessato l’errore ha lasciato l’ospedale sotto choc e si è rifugiato a casa. Per lui la famiglia ha richiesto il supporto psicologico.

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