PALERMO – L’estate siciliana dei live continua con due nuovi appuntamenti imperdibili. Il Teatro di Verdura di Palermo (31 agosto) ed il Teatro Antico di Taormina (1 settembre) saranno le due locations che ospiteranno le date dell’“Apriti Cielo Tour”, la tournée di Mannarino che ha ha registrato numerosi sold out e che continua a riscuotere uno straordinario successo di pubblico.
Le date siciliane, prodotte da Vivo Concerti sono organizzate da Giuseppe Rapisarda Management. I biglietti acquistati precedentemente al cambio location di Palermo (Complesso monumentale Castello a Mare) sono validi per la nuova location ma è necessaria un’integrazione pari a 3,45 euro. I titolari dei tagliandi che si recheranno nella prevendita in cui sono stati acquistati i biglietti dovranno richiedere l’adeguamento.
Questa operazione potrà essere effettuata anche la sera del concerto al botteghino del Teatro di Verdura. Chi ha acquistato su internet procederà a pagare l’integrazione la sera del concerto al botteghino. “Apriti cielo” è il titolo del quarto album di Mannarino, uscito il 13 gennaio e anticipato dai singoli Apriti Cielo e Arca di Noè.
Il disco ha debuttato al 1° posto della classifica Fimi dei dischi più venduti, su Spotify ha già superato i 3 milioni di streaming e su YouTube i videoclip di Apriti Cielo e Arca di Noè hanno già 1 milione e mezzo di view. Un disco intenso e controcorrente nella sua genuina verità. È merce rara essere nazionalpopolare facendo una ricerca artistica rigorosa, probabilmente questo è il più grande pregio di Mannarino che, con questo quarto album, riesce ancora una volta nell’intento.
“Questo è un disco – commenta Mannarino – che è nato ed è stato ispirato dai molti viaggi che ho fatto in questi ultimi anni, soprattutto in Sud America. Di questi luoghi apprezzo molto la concezione della musica, considerata come un qualcosa che serve a comunicare con il corpo e arriva prima al corpo e poi alla testa. Il mio intento, quindi, è quello di unire la scrittura cantautorale a ritmi che invitino a ballare.
Il disco è un inno al vitalismo e alla spinta vitale che determina ogni singola vita, caratterizzato da un sound internazionale, con ritmi che rimandano a Bahia, all’Africa e a New Orleans e che attinge al rock, al folk al romanesco e al blues. La mia musica si ispira ad una frase di Vinicius De Moraes ‘il samba è una tristezza che balla’. È un album che cerca la bellezza con dolce disperazione, un’allegria non vuota e frivola bensì piena, che sceglie il bello come possibilità di salvezza. Questo è il messaggio che ho voluto trasmettere”.
Sul palco con Mannarino ci saranno dodici fortissimi elementi: Mauro Refosco alle percussioni,Renato Vecchio e Antonio Vitali ai fiati, Puccio Panettieri alla batteria, Alessandro Chimenti, Giovanni Risitano, Paolo Ceccarelli alle chitarre, Niccolò Pagani al basso e contrabbasso,Mauro Menegazzi alle tastiere e fisarmonica, Simona Sciacca, voce storica, e Lavinia Mancusivoce e violino.