PALERMO – Il giudice conferma la bocciatura delle «regionarie» in Sicilia dei 5stelle, il blog di Grillo annuncia ricorso e blinda Giancarlo Cancelleri nella sua corsa. Ma un interrogativo aleggia: se il giudizio finale, nella causa civile, dovesse confermare l’illegittimità delle consultazioni on line ma nel frattempo gli eletti 5stelle si saranno insediati all’Assemblea siciliana cosa succederà? Decadranno? O non cambierà nulla? Un rompicapo per giuristi e amministrativisti anche perché trovare precedenti del genere non è semplice. Intanto, il candidato designato dalle regionarie rimanda alle scelte degli elettori che – aggiunge -“non guarderanno gli azzeccagarbugli».
Il giudice, Claudia Spiga, in sostanza ha confermato la decisione presa lo scorso 12 settembre in via cautelare, accogliendo il ricorso presentato dall’attivista Mauro Giulivi, escluso per non aver sottoscritto in tempo il codice etico, «limitatamente ai candidati della provincia di Palermo», e sospendendo anche il risultato della seconda votazione, i cui esiti furono ufficializzati dallo staff il 9 luglio con l’investitura di Cancelleri nel ruolo di candidato governatore. Per il giudice bisogna ripetere le “regionarie” che riguardano Palermo e quelle che hanno eletto Cancelleri.
L’esclusione di Giulivi fa sussistere il «periculum in mora» in ragione «del pericolo di irrimediabile compromissione del diritto di elettorato passivo dell’istante, che, nel tempo necessario a far valere il diritto nel giudizio a cognizione piena e della conseguente celebrazione delle consultazioni elettorali regionali, verrebbe definitivamente pregiudicato». Anche se, precisa il Tribunale, lo stop alle “regionarie” non compromette la possibilità da parte del M5s «della raccolta delle firme necessarie per la presentazione delle liste», che «dovrà comunque compiersi nell’arco temporale che residua sino al termine ultimo fissato nella norma».
Quanto alle eventuali ripercussioni negative sulla campagna elettorale in corso o ancora sull’immagine dell’associazione «deve affermarsi che trattasi di eventi imponderabili e comunque riconducibili non alla disposta sospensione, bensì proprio alle vicende che vi hanno dato causa».
«Cancelleri era, è e sarà il candidato presidente», reagisce il diretto interessato in un post sul blog di Grillo, sostenendo ormai «siamo fuori tempo massimo» per indire nuove consultazioni. «La scadenza per presentare il simbolo è questo sabato e dobbiamo inoltre raccogliere 3.600 firme per la presentazione della lista». In realtà, bastano 1.800 firme, quelle a supporto del listino del presidente, mentre avendo il gruppo parlamentare, i 5stelle, come prevede la legge elettorale del ’59, sono esentati dal raccogliere le firme per le liste provinciali.
Avanti dunque con la campagna elettorale e col ricorso «per far valere le proprie ragioni», afferma Cancelleri. «I tempi per aspettare la fine del procedimento e per rinnovare le votazioni purtroppo non ci sono più», ribadisce. Non è di quest’avviso l’avvocato Lorenzo Borrè, legale di Giulivi: «Per rifare i due turni delle primarie sarebbero sufficienti tre giorni e la proposizione del reclamo non sospende automaticamente l’efficacia esecutiva dell’ordinanza». E ricorda che «la data di scadenza per la presentazione delle liste è il 5 ottobre».