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Regionali, la guerra dei sondaggi: avanti c’è Musumeci, Cancelleri insegue, dato contrastante su Micari

Regionali, la guerra dei sondaggi: avanti c’è Musumeci, Cancelleri insegue, dato contrastante su Micari

23.09.2017.

Guerra di sondaggi in vista delle elezioni regionali del prossimo 5 novembre. Ed è soprattutto il dato relativo a Fabrizio Micari che fa discutere. Perché stamattina un sondaggio Index Reserch realizzato per Piazza Pulita, la trasmissione de La 7, dava Nello Musumeci avanti di sei punti rispetto a Giancarlo Cancelleri, il candidato del M5S. In terza posizione c’era però il andidato della sinistra Claudio Fava con una manciata di preferenze in più rispetto a Fabrizio Micari del centrosinistra.

Alla domanda: “Se ieri si fossero tenute le elezioni per eleggere il Presidente della sua Regione, per quale dei candidati avrebbe più probabilmente votato?”, il 36% degli intervistati ha indicato Musumeci, il 30% avrebbe votato Canelleri. Testa a testa invece tra Fava che raccoglierebbe il 16% e Micari fermo al 15%.

Ma c’è anche il sondaggio commissionato da «MarketingInPolitica.com» e realizzato dall’istituto Keix – data for Knowledge, che dà Micari al 27,3% contro il 33,1% di Musumeci e il 31,6% di Cancelleri. Staccati Fava al 4,8% e Sgarbi al 3,2%.

Per quanto riguarda la fiducia nei candidati Musumeci è al 34,6%, Cancelleri al 30,5%, Micari al 23,8%, Fava al 6,9% e Sgarbi 4,2%.

La quota di indecisi al voto è del 26,2%, mentre gli indecisi su quale candidato votare sono addirittura il 53,4%.

«Questa guerra dei sondaggi – ha detto Micari – non mi appassiona, i numeri sì: da una vita mi confronto con i numeri, è il mio mestiere, quindi li comprendo e non mi stupiscono. Musumeci e Fava sono più conosciuti di me? Il primo fa politica da 49 anni, mezzo secolo. Il secondo da oltre 25 anni, segue le sue orme».

«Io sono una ‘matricolà rispetto a loro – ha aggiunto – sono un cittadino che per la prima volta decide di impegnarsi in prima persona in politica. Sono sicuro che con il sostegno dei cittadini e con la forza di tante donne e uomini che si candideranno con noi, il 5 novembre la nostra ‘sfida gentile vincerà: saranno quelli gli unici numeri che conteranno davvero».

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