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La Sicilia “perde” la battaglia contro l’assenteismo: solo il 46,7% è andato al voto

La Sicilia “perde” la battaglia contro l’assenteismo: solo il 46,7% è andato al voto

06.11.2017.

Il dato è di quelli che, probabilmente, fa accapponare la pelle: le votazioni per scegliere il prossimo presidente della Regione Sicilia, con i conseguenti 70 deputati per l’Assemblea Regionale Siciliana, si sono chiuse e, alle 22, soltanto il 46,76% dei siciliani ha espresso il proprio parere.

Come riporta il sito ufficiale della Regione, su più di quattro milioni e mezzo di abitanti, non è stata raggiunta nemmeno la metà dei votanti e quasi tutte le province, rispetto al 2012, sono in calo per quanto riguarda l’affluenza.

È possibile notare come, appunto, soltanto Catania (+0,49%), Messina (+0,45%) e Palermo (+0,12%) abbiano registrato un miglioramento rispetto alle votazioni di cinque anni fa. La città dove si è votato di più è Messina, con il 51,24%, mentre il più basso tasso d’affluenza è stato ad Agrigento, con il 41,34%. Seguono Caltanissetta (41,35%) ed Enna (41,70%). Messina e Catania, inoltre, sono le due città dove più della metà dei cittadini è andata a votare.

Nel dettaglio, analizzando la situazione del territorio catanese, è Maniace il paese dove si annota la percentuale di presenza alle urne più alta (77,76%). Al contrario, a Mirabella Imbaccari solo il 26,51% dei cittadini ha votato. Nel Palermitano, invece, ad Alminusa si è registrato il 63%; nel Messinese, il paese più votante è Brolo (72,03%).

A prescindere da chi vincerà, comunque, possiamo dire che la Sicilia, e i siciliani, ha perso la battaglia contro l’astensionismo: nel 2012 non era stata registrata nemmeno più della metà dei votanti, con il 47,41%, ieri si è fatto ancora peggio.

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