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Alla Sala Magma “Espana Romantica” con la chitarra di Mario Martino

Alla Sala Magma “Espana Romantica” con la chitarra di Mario Martino

11.11.2017.

Catania – Si conclude con il quinto e ultimo appuntamento il ciclo delle attività seminariali organizzate quest’anno dal Centro Magma di Catania nella propria Sala di via Adua n. 3.

Da tempo, l’associazione catanese insiste su momenti di riflessione e confronto sulla musica affidando le relazioni a importanti studiosi ed auspicando che gli interventi fungano da volano per successivi approfondimenti. Particolare impegno, come in questo caso, è rivolto all’attività formativa ed previsto il rilascio di apposita attestazione.

Il tema che sarà trattato sabato 11 novembre 2017, con inizio alle ore 19, da Mario Martino – con la partecipazione di Vincenzo Candela e Adriano Giuliani – ha per titolo “España Romantica – La chitarra in Spagna dopo la morte di Dionisio Aguado”; durante la serata Mario Martino presenterà il suo ultimo lavoro dal titolo España Romántica / Anthology of Guitar Works by Spanish Master of the 19th Century, pubblicato in tre volumi da Ut Orpheus Edizioni (Vol. 1 – 26 Easy to Intermediate Pieces – Vol. 2 – 10 Advanced Pieces – Vol. 3 – 14 Folk and Flamenco Pieces)

La selezione delle opere contenute nei volumi, vuole essere un omaggio ai chitarristi spagnoli della seconda metà del XIX secolo e un invito ad approfondire la conoscenza e lo studio di un fondamentale, ma poco conosciuto, periodo storico per lo strumento.

Il relatore muove dalla constatazione che «molti chitarristi – con il bagaglio di informazioni (spesso davvero notevole) trasmesso dai loro professori – non hanno mai sentito parlare di Julián Arcas, Antonio Cano, José Viñas, José Ferrer e altri loro contemporanei» e che la storia della chitarra in Spagna, per tanti, si ferma al 1849 (anno della morte di Dionisio Aguado) per riprendere qualche decennio dopo con Francisco Tárrega. È suo il merito di avere riportato la chitarra a occupare il ruolo principe che aveva perso nel periodo romantico. In realtà, Tárrega aveva acquisito, perfezionandole, le esperienze dei suoi predecessori, e continuò il lavoro già iniziato dall’andaluso Julián Arcas che, prima di lui, aveva già trasmesso ad Antonio de Torres l’idea della chitarra classica moderna.

L’incontro focalizzerà l’attenzione sui chitarristi spagnoli che hanno percorso, con le loro opere, la seconda metà del XIX secolo fino ai primi anni del XX secolo consegnando il testimone a Francisco Tárrega, e dei quali saranno eseguite alcune composizioni. Si parlerà anche della situazione politico-sociale spagnola dell’epoca e delle ripercussioni negative che ha avuto sul mondo della cultura. Quest’anno ricorre il bicentenario della nascita del liutaio Antonio de Torres, al quale sarà dedicato parte dell’incontro.

L’ingresso (limitato ai posti disponibili) è libero.

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