di Elisa Guccione
CATANIA- Il Teatro dei Saitta e l’Associazione Dafni di Paola Abruzzo decidono nel 150° anniversario della nascita di Luigi Pirandello di rendere omaggio al drammaturgo agrigentino con la messa in scena de “La favola del figlio cambiato”, uno dei testi meno rappresentati e più intimisti dell’autore.
Uno spettacolo che in due atti racconta, sul palco del Teatro Piscator, la disperazione di una madre, interpretata con eccellente trasporto da Katy Saitta, a cui è stato strappato il figlio, Damiano De Melio, paffuto e in salute e sostituito con uno deforme e malato, Giovanni Aiello, figlio naturale del re. Una messa in scena specchio di una Sicilia antica e pregna di superstizioni riunite tutte in un unico personaggio quello della fattucchiera Vanna Scoma, Paola Abruzzo, che rivela alla donna che il figlio perduto vive tra lusso ed agiatezza nel palazzo reale senza conoscere la sua vera origine.
Per la prima volta sulla scena il regista Salvo Saitta decide di formare la fortunata coppia Saitta- Abruzzo che riesce a trasmettere al pubblico un crescendo di palpitanti emozioni, supportate dagli altri sedici personaggi che girano attorno alla storia per uno spettacolo corale ricco di suggestioni che racconta il dolore dell’animo umano dove alla fine trionferà l’indissolubile legame tra madre e figlio.
Sulla scena una nutrita presenza di personaggi che si muovono tra la casa della fattucchiera, la bettola e il palazzo del re capaci di attirare l’attenzione e gli applausi del numeroso pubblico in platea.
Massimo Procopio nella doppia veste di aiuto regia e interprete di “uomo saputo” nella pièce insieme all’attrice Viviana Toscano emergono dal gruppo degli attori per l’incisività donata ai loro personaggi. Completano lo spettacolo Laura Guidotto, Grazia Cassetti, Valeria Sorbello, Gina Indelicato, Lorenzo Spagna, Pippo Toscano, Carmelo Micci, Velio Di Stefano, Franco Arena, Francesco Consoli, Simona Celeani.
Elisa Guccione