di Elisa Guccione
SANREMO- Si alza il sipario sulla 68° edizione del Festival della canzone italiana firmato Claudio Baglioni, che grazie all’arrivo sul palco di Fiorello acquista quella grinta che gli mancava. Fiorello non fa in tempo ad inaugurare la prima puntata di Sanremo che sul palco dell’Ariston riuscendo a superare, miracolosamente o meno questo non si sa, i controlli viene interrotto da un uomo che, prima di essere portato via chiede a gran voce un contatto con il procuratore della Repubblica. Lo show man siciliano non si perde d’animo esclamando: “Faccio il Pippo Baudo della situazione”. Diventando serio aggiunge: “È bene che si comincino a risolvere i problemi delle persone. Non devono venire a Sanremo per farlo, quando uno è disperato fa anche di più”.
Numerose le autocitazioni di Baglioni che interpreta se stesso facendo di tutto e di più per essere il protagonista assoluto, come simpaticamente etichettato dai suoi ottimi compagni di viaggio Pier Francesco Favino, rivelazione di questo festival, e Michelle Hunziker con l’appellativo di direttore dittatore.
Favino superato il terrore e l’impaccio iniziale è ironico, divertente, allegro e supera la sua prima prova da conduttore. Ottimo il suo blob musicale che tra qualche imitazione e tanta voglia di non prendersi troppo sul serio ripercorre la storia di Sanremo saltando da Nilla Pizzi ai Ricchi e Poveri fino a Gabbani. Michelle Hunziker, al suo secondo Sanremo dopo il battesimo con Pippo Baudo, tra sorrisi e ottimi cambi d’abito, conduce la gara senza troppi sforzi ricordando, oltre al televoto, e grazie anche al narciso bianco la campagna “Io sono qui” contro la violenza sulle donne. Numerosi i big in gara come, Red Canzian, Lo Stato Sociale, Decibel e Ornella Vanoni decidono di indossare il fiore per ricordare le troppe vittime di violenza di genere e sensibilizzare l’uomo- proprio come ha detto Red Canzian l’ex bassista dei Pooh- a non amare solo la mamma ma tutte le donne della propria vita figlie, sorelle e mogli.
Sulle note di “E Tu” ritorna Fiorello che duetta con Baglioni conquistando una standing ovation finale. Applausi anche per la reunion dei “Capitani coraggiosi” Morandi e Baglioni che cantano “Se non avessi più te” interpretazione anche questa accompagnata da una standing ovation. Dopo una serie di divertenti gag tra i due artisti, Gianni Morandi insieme a Tommaso Paradiso, front man di “The Giornalisti” canta “Una vita che ti sogno”. Le note di Bella senz’anima introdotta da Baglioni e Favino dà l’ingresso ad un coro d’eccezione composto da Stefania Sandrelli, Stefano Accorsi, Sabrina Impacciatore, Claudia Gerini, Ivano Marescotti, Massimo Ghini, Valeria Solarino, Gianmarco Tognazzi, Giulia Michelini, Carolina Crescentini e Giampaolo Morelli, ovvero quasi tutto il cast del film “A casa tutti bene”. Il regista Gabriele Muccino entra in scena dalla platea per presentare il suo film, dal 14 febbraio in tutte le sale cinematografiche d’Italia.
Claudio Baglioni, insieme a Michelle Hunziker e Pier Francesco Favino, ha rivelato la classifica della prima serata con la novità assoluta del posizionamento per fasce dei 20 Big in gara, in base al voto della giuria demoscopica che vale per il 30%. Nella zona blu, la più alta ovvero quella denominata il paradiso si sono piazzati Nina Zilli, Lo Stato Sociale, Noemi, Annalisa, Max Gazzè, Ron, Ermal Meta-Fabrizio Moro. Nella zona gialla, quella di mezzo ovvero il purgatorio, ci sono: Luca Barbarossa, Mario Biondi, The Kolors, Elio e Le Storie Tese, Giovanni Caccamo, Ornella Vanoni-Bungaro-Pacifico. Nella zona rossa l’inferno: Decibel, Diodato e Roy Paci, Renzo Rubino, Enzo Avitabile con Peppe Servillo, Red Canzian, Le Vibrazioni, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli. Nessuna eliminazione per quest’edizione del Festival.
Questa la pagella della prima serata in ordine di apparizione:
FIORELLO: Mattatore e vincitore morale del Festival. Ruba la scena ai padroni di casa e ai cantanti in gara VOTO: 10.
CLAUDIO BAGLIONI: Teso ed emozionato, si mette al servizio del festival e dei suoi compagni di viaggio VOTO 7
PIERFRANCESCO FAVINO: La vera rivelazione del festival. Canta, balla e si diverte con estrema naturalezza VOTO 9
MICHELLE HUNZIKER: Brava, simpatica ma può fare ancora meglio VOTO: 7
GIANNI MORANDI: Una piacevole garanzia tutta italiana. Ogni volta è un successo. VOTO: 9
ANNALISA – Il mondo prima di te. Canzone apripista di questa 68° edizione dalla sonorità anglosassone VOTO: 7
RON – Almeno pensami: possibile vincitore di questo festival. Ha l’onore e l’onere di portare un delicato inedito di Lucio Dalla, affidatogli dallo stesso Claudio Baglioni. Da brividi VOTO: 9
THE KOLORS – Frida (Mai, Mai, Mai): canzone per i teenagers. Per il festival rinunciano all’inglese, ma trovano un ritornello da cantare. VOTO: 5
MAX GAZZE’ – La leggenda di Cristalda e Pizzomunno: brano raffinato accompagnato dall’arpa che arricchisce l’interpretazione. VOTO: 8
ORNELLA VANONI con BUNGARO E PACIFICO – Imparare ad amarsi: ottima unione artistica. VOTO: 7
ERMAL META E FABRIZIO MORO – Non mi avete fatto niente: brano impegnato, cantautorale. Intenso. VOTO: 8
MARIO BIONDI – Rivederti: la voce di velluto di Biondi accarezza l’Ariston. Brano da crooner che richiama Frank Sinatra VOTO: 7.5
ROBY FACCHINETTI E RICCARDO FOGLI – Il segreto del tempo: esibizione classica ma dal maestro Facchinetti ci si aspetta sempre di più VOTO: 6
LO STATO SOCIALE – Una vita in vacanza: un brano che vuole essere una critica sociale con la voglia di far sorridere. Molto radiofonico. VOTO: 8
NOEMI – Non smettere mai di cercarmi: per la quinta volta al festival. Graffiante e convincente. VOTO: 7.5
DECIBEL – Lettera dal Duca: Ruggeri & Co., con fiore in vista, tornano agli anni ’70. Rock contaminato dal pop. Un omaggio a David Bowie VOTO: 6
ELIO E LE STORIE TESE – Arrivedorci: non è la migliore canzone della band. Look fantastico come sempre. VOTO: 6–
GIOVANNI CACCAMO – Eterno: ottimo brano. Conquisterà anche dopo il festival. VOTO: 7.5
RED CANZIAN – Ognuno ha il suo racconto: Brano grintoso con un’ottima interpretazione degna della sua storia e del suo passato musicale. Da ascoltare. VOTO: 8.5
LUCA BARBAROSSA – Passame er sale: Canzone nostalgica e romantica. VOTO: 7
DIODATO E ROY PACI – Adesso: Non basta ascoltarla solo una volta VOTO: 6.5
NINA ZILLI – Senza appartenere: Un brano che parla di coraggio femminile. VOTO: 6.5
RENZO RUBINO – Custodire: brano anni Settanta. VOTO 6
ENZO AVITABILE CON PEPPE SERVILLO – Il coraggio di ogni giorno: Nel brano fa capolino anche Scampia. VOTO: 6.5
LE VIBRAZIONI – Così sbagliato: Rock puro e impegnato VOTO: 9
Elisa Guccione