di Elisa Guccione
Foto Servizio Vincenzo Musumeci
CATANIA –La sua voce graffiante e il suono inconfondibile della sua inseparabile chitarra ritornano protagoniste sul palco del Teatro Abc per la quinta puntata di “Meraviglioso”, lo show dell’amico Salvo La Rosa, in onda tutti i martedì, ore 21.00, su TGS canale 15 per tutta la Sicilia, RTP canale 17 e 646 per Messina e Reggio Calabria e su Viva L’Italia canale 879 di Sky, che ha visto nascere sin dall’inizio il progetto Carmen Consoli. La “Cantantessa” con il suo album “L’abitudine di tornare”, conquista prepotentemente la scena musicale internazionale, registrando successi in tutta Europa acclamata all’unisono da pubblico e critica. La incontriamo poco prima di salire sul palco pronta a riabbracciare la sua raggiante Catania.
Si è da poco concluso con successo il suo ultimo tour teatrale registrando sold out in tutti e tredici i concerti programmati. Dalle grandi platee dei palasport della precedente tournee sceglie l’intimità del teatro. Qual è la differenza tra i due modi di vivere il concerto?
“Esibirsi è sempre fonte di gioia, in qualsiasi luogo avvenga. Personalmente preferisco i teatri, perché ho la possibilità di suonare il repertorio a cui sono più affezionata ovvero quello più acustico e più intimo. In teatro c’è inoltre la possibilità di poter ascoltare meglio la nitidezza dei suoni e il respiro della gente che partecipa al tuo concerto. Fare un tour teatrale in Italia è anche una fortuna, perché si ha la possibilità di cantare in luoghi meravigliosi dal grande valore artistico”.
Lei è una donna che si batte con grinta contro il femminicidio e la violenza in genere. Quale messaggio vorrebbe lanciare dai nostri microfoni a tutti coloro che leggono la nostra intervista per tentare di superare questo momento di ingiustificabile ferocia?
“Non dobbiamo contrastare solo la violenza contro le donne, ma anche contro i più piccoli e gli indifesi. In un momento in cui il bullismo va di moda mentre l’ideale del supereroe che difendeva i deboli va scemando è giusto sensibilizzare la gente e soprattutto i giovani in modo tale che si ritorni a difendere chi è più svantaggiato. In questo momento c’è una subcultura che tende a prevaricare i più deboli e questo non va assolutamente bene, quindi è giusto prendere una posizione in merito”.
Camen Consoli non si limita solo attraverso la musica a lanciare messaggi forti ed importanti per tentare di cambiare l’atteggiamento sbagliato della nostra società ma diventa anche strumento utile per dare voce a campagne come, ad esempio, lo stop contro le trivellazioni e il relativo referendum del 17 aprile. Cosa significa per un personaggio pubblico, come lei, diventare mezzo di comunicazione in progetti socialmente e umanitariamente importanti?
“Grazie alla musica ho un po’ di voce in capitolo e ritengo giusto, pensando a mio figlio e alle generazioni che verranno, contribuire con il mio 0,001% a lasciare un Paese migliore con un maggiore rispetto per la natura che è il grembo che ci accoglie. Siamo in un momento molto allarmante per l’ambiente, perché l’uomo pur di trarre profitto sta infliggendo a questo pianeta il peggio del peggio”.
In ogni posto del mondo che si trovi ricorda sempre con orgoglio le sue origini siciliane, ma cos’è Catania per Carmen Consoli?
“Catania è una necessità. Potrei definire questa terra come la culla nella quale amo tornare da cui sento il bisogno di nutrirmi”.
I catanesi cosa le dicono quando la incontrano a passeggio per le vie della città?
(ride)
“Con la mia musica esprimo tutto quello che loro vorrebbero dire. Impossibile negare la gioia che provo quando ascolto queste parole, perchè significa che con le mie canzoni riesco ad arrivare al cuore della gente”.
Elisa Guccione
Foto Servizio Vincenzo Musumeci
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