di Elisa Guccione
Foto servizio Vincenzo Musumeci
CATANIA – Nel backstage del Teatro Abc, poco prima che inizi la diretta del talk show “Insieme” incontriamo Debora Caprioglio, protagonista in questo fine settimana al teatro Metropolitan con lo spettacolo “Lei è ricca, la sposo e l’ammazzo”. Scopriamo insieme all’attrice alcuni aspetti del suo personaggio cercando di capire come sia stata conquistata dalla magia del teatro.
-Interpreta Albertina, una donna dolce e ingenua che scioglie il cuore del misogino Orazio, Gianfranco Jannuzzo …
“Mi diverto molto, perché è un personaggio che vive di purezza e bontà. È una donna semplice che non punta sull’aspetto fisico per conquistare il suo uomo. Incarna l’essenza dell’amore e del sentimento. “Lei è ricca, la sposo e l’ammazzo” è una commedia da vedere e gustare in ogni sua scena”.
-Dal nord al sud lo spettacolo ha riscosso, indistintamente, grande successo. Qual è, se c’è, la piazza che vi ha dimostrato maggiore affetto e partecipazione durante le varie esibizioni?
“Adesso siamo reduci dalla tappa calabrese, abbiamo recitato in lungo e in largo per tutta l’Italia e ovunque siamo stati accolti con grande affetto. Difficile poter scegliere o dire chi è stato più affettuoso. C’è ovviamente il pubblico, magari, che non ha paura di ridere ed esprimersi e chi invece per carattere è meno espansivo, ma posso dire che dappertutto siamo stati accolti con gioia”.
Ci racconta qualche retroscena avvenuto durante le prove o con il cast?
(ride)
“Il divertimento e l’armonia hanno caratterizzato il backstage. Diciamo che, in alcuni momenti particolari, senza volerlo, ho fatto un volo con l’abito da sposa non previsto o alcune tazzine e piatti si sono rotti suscitando l’ilarità di tutti”. (ride)
-Nella sua carriera c’è stato un passaggio importante. Da icona sexy ad attrice di teatro al fianco di attori come Franco Branciaroli, Mariano Rigillo o Mario Scaccia. Com’è avvenuto questo salto di qualità?
“In modo naturale. Ho iniziato a fare teatro nel 97 con Mario Monicelli e pian piano mi sono innamorata del teatro”.
-È stata conosciuta dal grande pubblico grazie a Klaus Kinski e Tinto Brass a distanza di anni cosa ricorda di quel periodo?
“Ho iniziato a lavorare appena diciottenne ed ho avuto sempre una continuità lavorativa. La soddisfazione è avere iniziato da giovane diventando subito famosa riuscendo a mantenerlo nel corso del tempo”.
Elisa Guccione
Foto servizio Vincenzo Musumeci