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25 anni dall’omicidio di Don Pino Puglisi

25 anni dall’omicidio di Don Pino Puglisi

15.09.2018.

di Elisa Guccione

Il 15 settembre 1993, nel giorno del suo 56º compleanno, Don Pino Puglisi fu ucciso dalla mafia.
A decretare la sua morte, perchè troppo scomodo i capimafia Filippo e Giuseppe Graviano, comandanti del quartiere Brancaccio, arrestati nel gennaio dell’anno successivo al suo omicidio, avvenuto per mano di Salvatore Grigoli e Gaspare Spatuzza.
Fu una vera e propria esecuzione mafiosa.
Fu freddato davanti al portone di casa dopo aver posteggiato la sua uno bianca. Una voce lo chiamò, lui si voltò mentre alle spalle lo colpirono più colpi alla nuca.
Poco prima di essere ucciso, sorrise e disse: “me lo aspettavo”.
Salvò dalla strada molti ragazzi destinati alla vita mafiosa, azione di recupero sociale che fu la prima causa di ostilità con i boss di Cosa Nostra.
Dopo ripetute e pesanti minacce la decisione di un omicidio eccellente. Nel 2013 fu proclamato Beato.
Un esempio, un modello di vita cristiana capace di sacrificare la propria vita per instillare tra i giovani il concetto di legalità e giustizia.
Immortali le sue prediche durante la messa contro la mafia, che conquistavano ed affascinavano migliaia di persone.
Fu il primo prete Beato che si occupò di antimafia.
Tra poche ore Papa Francesco arriverà a Palermo per visitare i luoghi del martirio di Don Pino Puglisi, nel difficile quartiere di Brancaccio, testimoniando una Chiesa diversa aperta all’accoglienza capace di costruire un nuovo cammino verso la giustizia.
Elisa Guccione

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