Di Elisa Guccione
Ph Dino Stornello
Catania- Il sospetto del tradimento, la finta morale borghese del ventennio basata su Dio, Patria e Famiglia, le delusioni e i battibecchi di una moglie 16 anni più giovane del marito distratto ma dal cuore buono sono gli ingredienti del gradevole e divertente spettacolo “Da giovedì a giovedì” di Aldo De Benedetti, un classico del teatro del novecento, riadattato e diretto da Ezio Donato.
Sul palco del Teatro Brancati, in scena fino al 16 marzo per una produzione Associazione Città Teatro, i tempi e il ritmo recitativo sono ben dosati e danno ampio spazio alla comicità di alcune scene interpretate magnificamente da Cosimo Coltraro nelle vesti prima di un convinto camerata fascista e poi di un’anziana ma arzilla signora per mimetizzare il suo lavoro come capo della strampalata agenzia investigativa “Scruto e vedo”.
La fragile e per certi aspetti insicura e insoddisfatta vita di coppia dell’avvocato Paolo Guarnieri, interpretato da un sempre bravo Emanuele Puglia, e la sognatrice Adriana, un esuberante Evelyn Famà, infatuata dalle attenzioni di “Fortunio”, Giovanni Rizzuti, che in realtà è il segugio messo alle calcagna della moglie per carpirle i segreti da “giovedì a giovedì” rappresenta la crisi dei valori e l’incomunicabilità di coppia ben delineati dalla regia.
Divertenti ed energiche le interpretazione di Barbara Gallo, nelle vesti della frizzante ed antitradizionalista mamma Letizia la suocera di Paolo, e Marta Limoli, la fedele governante di famiglia che tutto sa e tutto vede.
Sulle musiche di Matteo Musumeci con naturale leggerezza e tanta ironia ogni personaggio è elemento fondante della scena, realizzata con accurata attenzione nei particolari da Giovanna Giorgianni autrice anche dei costumi, i quali sanno catturare l’attenzione del pubblico per uno spettacolo capace di coinvolgere ogni tipo di spettatore da quello più avvezzo al mondo del teatro e di chi si avvicina per la prima volta all’arte del palcoscenico.
Elisa Guccione