CATANIA- Il 17 e il 18 marzo va in scena al Teatro Machiavelli di Catania, Io sono Verticale, spettacolo teatrale prodotto dal progetto S.E.T.A. -Studio Emotivo Teatro Azione- in residenza al teatro Machiavelli di Catania- Fondazione Puggelli, interpretato da Alessandra Barbagallo con la regia di Silvio Laviano.
Dopo Sogno Ergo Sum, Diversi- Personaggi in cerca di un Altrove, Femmine e Innamorati – Tragicommedia della Purificazione, l’attore Silivo Laviano riveste per la quinta volta i panni del regista, affrontando la storia di una donna qualunque, che come ogni bambina sogna un lieto fine.
Io sono Verticale si ispira alla poetica e biografia della poetessa americana Sylvia Plath, morta suicida a soli trent’anni ed eletta negli anni Settanta simbolo della lotta contro le durezze e le frustrazioni della vita domestica.
La Plath è stata vittima consapevole di un mondo maschile che ha sempre deciso per Lei, un mondo che l’ha censurata, l’ha arginata e costretta nel ruolo di casalinga disperata sfornante torte di mele. Non è riuscita mai, fino in fondo, a esternare e a rendere completamente pubblico il suo pensiero. E così nasce “Io sono verticale”, un diario emotivo che l’Attrice/Donna agisce rivivendo un racconto bulimico condito da parole morsicate, vomitate e sognate.
Il Forno dentro il quale la Plath morirà suicida si trasforma in una piccola dimora/badia riecheggiante l’archetipo di una Favola Rosa. Ma Sylvia voleva davvero uccidersi? Forse desiderava solo, in una sofferenza narcisistica, urlareal suo microcosmo che esisteva, che pensava, che cuoceva idee con la sua di testa…dentro il suo di forno?