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Al Piccolo Teatro un originale “Così è se vi pare” di Pirandello diretto da Gianni Salvo

05.03.2017.

di Elisa Guccione

Ph Dino Stornello

CATANIA- Da sempre la ricerca della verità, la voglia di sapere e di conoscere ha attanagliato l’animo umano travolto da ragionamenti pindarici per riuscire ad avere certezze uniche ed assolute. Ed è quello che accade sul palco del Piccolo Teatro per la stagione del Brancati con “Così è se vi pare” di Luigi Pirandello, in scena fino al 12 marzo, diretto abilmente da Gianni Salvo. Il caposaldo della produzione drammaturgica in lingua dell’autore agrigentino spiega, in una scena essenziale curata da Jacopo Manni e dall’innovativa rappresentazione che a tratti ricorda la poesia dei film muti sulle musiche di Erik Satie elaborate da Pietro Cavalieri, come nella vita tutto sia relativo e non esistano verità supreme. Un intenso atto unico che lascia tutti col fiato sospeso, anche per la scelta  di far parlare solo attraverso i gesti e la musica i personaggi che ruotano attorno alla storia dei coniugi Ponza e della signora Frola.DSC_2825

L’intera pièce capitanata da uno straordinario Agostino Zumbo signore indiscusso della scena nelle vesti del signor Ponza e composta da Carmen Panarello, la signora Frola, Evelyn Famà, la signora Ponza, con le figure grottesche e caricaturali interpretate da Roberta Andronico, Patrizia Bertolino, Giovanni Calabretta, Antonio Castro, Silvia Corsaro, Enrico Manna, Savì Manna, Roberta Nanni, Luigi Nicotra e Rita Stivale si muove su un’accurata analisi psicologica dei protagonisti, in cui emerge la parte più oscura del loro carattere.DSC_2600

Il tema della pazzia raccontato più volte da Pirandello qui trova il suo posto ideale in quanto la vera identità della signora Ponza, segregata in casa, è la domanda che i signorotti borghesi si fanno ripetutamente e a cui non riescono a trovare risposta. Il salotto ottuso e provinciale diventa il teatro dove genero e suocera racconteranno ad un uditorio curioso e dai variopinti costumi creati di Sara Verrini la loro verità.

La signora Ponza a tratti appare la figlia di Frola mentre per il genero sarà Giulia la sua seconda moglie. Ingarbuglierà il ragionamento finale la frase della pièce esclamata da una superba Evelyn Famà: “Io sono colei che mi si crede”, perché come dice Pirandello “Così è… se vi pare”.

Elisa Guccione

Ph Dino Stornello

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