CATANIA- Entusiasmo, professionalità e voglia di scrivere nuovi ed importanti successi teatrali. Questi gli ingredienti della conferenza stampa di presentazione della commedia musicale in due atti “I Promessi Sposi- Amore e Provvidenza” diretta da Alessandro Incognito che andrà in scena sul palco del Teatro Ambasciatori il 28, 29 e 30 Aprile (28 aprile ore 21,00 – 29 aprile ore 17,30 e 21,00 – 30 aprile ore 18,00) per una produzione Poetica Eventi S.r.l., società che ha rilevato, da circa due anni, la gestione dello stesso teatro.
Alessandro Incognito, regista, Gisella Calì, supervisore alla regia, Erika Spagnolo, coreografa, e Lilla Costarelli, direzione musicale, coordinati dalla giornalista Elisa Guccione hanno svelato al folto pubblico di giornalisti, amanti del teatro e gran parte del cast i segreti dello spettacolo-evento più atteso dell’anno, che ha visto numerose ed attente audizioni per selezionare i 33 performer, cantanti, attori e ballerini che compongono il cast.
“L’imminente debutto- dichiara Alessandro Incognito, dai microfoni del foyer dell’Ambasciatori- è un primo passo verso nuovi ed ambiziosi progetti per dare nuovo ossigeno alla realtà teatrale della nostra terra”. Ed ancora aggiunge: “La commedia musicale non tradisce il linguaggio poetico e fantasticamente teatrale del Manzoni, ma lo traduce in una chiave ancor più immaginifica e, a volte, surreale, grottesca e fortemente passionale puntando l’attenzione sul forte travaglio esistenziale di tutti personaggi principali, dai due protagonisti alla monaca di Monza o all’Innominato, che emergono in tutta la loro modernità risultando così interessanti ed accattivanti anche allo spettatore contemporaneo”.
La messa in scena del romanzo più amato ed odiato dagli studenti italiani è una scommessa non solo per le tecniche innovative utilizzate per la realizzazione dei costumi creati da Giulia Riga e Shirley Campisi, le scenografie di Gaetano Tropea e il videomapping di Riccardo Guttà ma una vera sfida economica e culturale in questo periodo in cui il teatro e la cultura in genere sono penalizzati.
“La rappresentazione non presenta nessuna artificiale sovrastruttura, nessun orpello posticcio- continua Gisella Calì- vede come suggerito dalla scrittura manzoniana un avvicendarsi ininterrotto e, quasi, cinematografico dei quadri narrativi, che coinvolgeranno e trascineranno gli spettatori fino alla fine, sena concedere un momento di tregua”.
L’intera produzione artistica si avvale di professionisti di prestigio tra veterani del teatro e giovani ma talentuose promesse per uno spettacolo dal forte impatto emotivo che come sottolineato dalla coreografa Erika Spagnolo e dalla responsabile della direzione musicale Lilla Costarelli ha visto la coesione e la collaborazione di tutti gli elementi del cast che si sono spesi al massimo per offrire al pubblico uno spettacolo coinvolgente e raffinato.
Foto Servizio
Davide Giuffrida
Dino Stornello