di Elisa Guccione
CATANIA- Sul palco dell’Abc con Salvo ed Eduardo Saitta in “Lu matrimoniu ‘ntra la Civita” di Nino Martoglio rivive l’atmosfera calda e caciarona dei “curtigghi civitoti” o di alcune zone di via Plebiscito della Catania storica e nostalgica che riporta alla memoria i semplici ed ingenui colori ed umori che col passare del tempo stanno scomparendo.
Una regia, quello di Salvo Saitta, che non si limita solamente a dare vita al copione omaggiando Catania e Martoglio sottolineando l’importanza culturale di frasi, detti e pecchi tipici della nostra catanesità che lo spettatore più giovane e meno avvezzo al dialetto può magari non conoscere ed approfondire attraverso l’astuta mossa di allegare al foglio di sala un piccolo glossario con i termini più ostici, ma rinvigorisce la messa in scena, grazie all’apporto del figlio Eduardo, con una nuova vis comica più immediata e diretta adatta ad un pubblico eterogeno anagraficamente e culturalmente.
La mimica, le battute e le esclamazioni delle civitote capitanate da Viulanti ‘a Totina interpretata con la consueta passionalità da Katy Saitta con Eleonora Musumeci, Serena Rapicavoli, Lucia Debora Chiaia, Annalise Fazzina, Federica Gambino, Roberta Nasello e Roberta Musumeci sono perfettamente studiate e ponderate descrivendo la veridicità dei rapporti umani ideati dall’autore dove la “cultura” di Don Procopio, Salvo Saitta, e l’allegria di Fulli, Eduardo Saitta, raccontano con la semplicità dei quartieri popolari la gelosia e l’invidia delle varie donne per il fidanzamento della giovane Genia peritunni, Eleonora Musumeci, con Turiddu Luerijcasa, Massimo Procopio, inscenando una serie di reazioni a catena tra le varie comari regalando al pubblico alcuni pezzi storici di martogliana memoria come la presentazione in tribunale davanti al Pretore, Aldo Mangiù, per dipanare la lite tra Viulanti a Totina, la già citata Katy Saitta, e Tudda N’trichiti N’trichiti, Lucia Debora Chiaia, per una centona dal sapore ruspante e nostalgico conquistando meritatamente applausi senza sosta.
Arricchiscono il cast gli attori Santo Scuderi e Orazio Torrisi, che completano uno classico della nostra drammaturgia dal sapore eterno confermando l’operazione culturale di portare a teatro un pezzo della nostra tradizione, senza dimenticare le nostre origini e da dove si è sviluppato il modo di vivere e pensare la commedia teatrale siciliana moderna.
Elisa Guccione