CATANIA- In occasione della Giornata Mondiale della Disabilità 2024 il palco e la platea del Teatro Ambasciatori diventano un tutt’uno per la grande festa “Music Festival a Tuttu Cori” promossa dall’Associazione Anffas Onlus di Catania, diretta da Cristina D’Antrassi, per il coinvolgente e partecipato evento di sensibilizzazione e raccolta fondi, a favore del progetto “Un Amore di Casa”.
La serata di musica e spettacolo, presentata da Martina Torrisi, è stata animata gratuitamente da, rigorosamente in ordine alfabetico, Antonella Arancio, Archinuè, Beja Flor, Carlo Muratori, Coro Unicavuci, Davide Campisi, Giringiro, Lautari, Lello Analfino, Lufting, Mimì Starrantino Vincenzo Spampinato e il Coro Unicavuci i quali con la loro arte hanno contribuito ad alimentare la sostenibilità economica del progetto “Un Amore di Casa”, già avviato dal 2017. Un’iniziativa che rende concreto e reale il desiderio di alcune persone con disabilità di scegliere “dove e con chi vivere” e la preoccupazione delle famiglie sul futuro dei propri cari realizzando il primo appartamento Dopo di Noi «Durante Noi».
Grande attenzione da parte del pubblico presente in sala, generoso negli applausi, per l’attività solidale che prevede l’avviamento delle persone con disabilità alla convivenza assistita ed alla
vita autonoma in appartamento, a “casa” che ha già visto la crescita e lo sviluppo di 3 appartamenti per il Dopo di Noi.
Emozionanti ed estremamente empatici i duetti e i cori tra gli artisti siciliani e il Gruppo WOW piccola orchestra Anffas, guidato dalla dottoressa Simona Di Gregorio, eseguiti con le canzoni prescelte dal gruppo per un live d’eccellenza come la commovente interpretazione di “Cocciu d’amuri” di Lello Annalfino.
Scopo dell’iniziativa sociale e benefica evidenziare come la musica sia lo strumento principe attraverso il quale le persone con disabilità intellettiva possono esprimere le loro emozioni e le proprie abilità, promuovendo una concezione della disabilità intesa come “risorsa” e non come “limite”, sottolineando inoltre che le persone con disabilità intellettiva possono avere sogni, raggiungere obiettivi
personali, significativi e gratificanti.